Centinaio: contrario a tassa di soggiorno, è un furto ai turisti

"Usata per coprire buchi di bilancio. Sia vera imposta di scopo"

MAG 4, 2019 -

Capri, 4 mag. (askanews) – L’imposta di soggiorno è “un furto” ai danni dei turisti. Lo ha detto il ministro delle politiche agricole Gian Marco Centinaio, secondo cui “da quando facevo l’assessore nel 2009 sono contrarissimo. È un furto nei confronti dei turisti e molto spesso, non sempre, tanti sindaci la usano per andare a coprire i buchi di bilancio”.

“Se tassa di soggiorno deve essere – ha sottolineato il ministro all’assemblea annuale di Federalberghi – allora che diventi tassa di scopo vera. È il lavoro che stiamo facendo al ministero, in modo che il turista quando arriva sa esattamente dove sarà spesa”.

“Presenteremo prossimamente, burocrazia permettendo – ha spiegato Centinaio – il codice identificativo per le strutture ricettive. Nel momento in cui le piattaforme online venderanno solo ed esclusivamente strutture ricettive che hanno un codice, queste dovranno far pagare la tassa di soggiorno e di conseguenza saremo tutti in linea e in regola”.

“L’obiettivo – ha aggiunto il ministro – è un codice identificativo nazionale. Avevamo promesso prima dell’estate ma quando Centinaio decide qualcosa sembra che la burocrazia decida che Centinaio debba essere smentito, quindi dico il prima possibile. L’obiettivo resta prima dell’estate ma in questo paese decidono solo i burocrati, di conseguenza faremo pressione per mettere fine a questa odissea”.