Dl crescita, l’Anpal sceglierà app incrocio domanda-offerta lavoro

Può stipulare convenzioni con società in house. Ipotesi Ivitalia

APR 24, 2019 -

Roma, 24 apr. (askanews) – Nel decreto crescita approvato ieri dal consiglio dei ministri è stata inserita last minute una norma che consente all’Anpal (agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro) la scelta, eventualmente anche senza gara, del software per l’incrocio dei dati tra domanda e offerta di lavoro. Una piattaforma informatica tipo Mississippi Works, l’app sviluppata negli Stati Uniti dall’attuale presidente dell’agenzia Mimmo Parisi.

La norma (“Più autonomia per l’Anpal”) modifica il decreto legge 26 gennaio 2019 numero 4 (quello sul reddito e la pensione di cittadinanza) e stabilisce che l’Agenzia per le politiche attive “può procedere autonomamente alla stipula di convenzioni anche con società in house necessarie all’implementazione della piattaforma informativa strutturale all’attività dei centri per l’impiego”.

Il decreto crescita non precisa se la stipula delle convenzioni avverrà con società in house dell’Anpal stessa, nel qual caso sarebbe Anpal Servizi (la Spa ex Italia Lavoro istituita il 1 gennaio 2017), o di qualche ministero (Lavoro o Economia). Nel secondo caso l’ipotesi più accreditata è Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa di proprietà del Tesoro. Un’altra possibilità sarebbe l’Inapp (ex Isfol), l’istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche vigilato dal ministero del Lavoro. Il M5S aveva provato a inserire la norma nello “Sblocca cantieri”. Era però stata stralciata. Alla fine è spuntata nel decreto crescita.