Def, Bankitalia: flat tax? Serve riforma organica, no a deficit

Aumenti disavanzo non compatibili con riduzione debito pubblico

APR 16, 2019 -

Roma, 16 apr. (askanews) – “È condivisibile l’intenzione di non ricorrere ad ulteriore indebitamento per approvare una riforma fiscale” che prevede l’introduzione della flat tax per ridurre il prelievo sui ceti medi e sul lavoro che il governo conta di coprire con una revisione delle agevolazioni fiscali. Lo ha affermato Eugenio Gaiotti, capo economista del Dipartimento Economia e statistica della Banca d’Italia in audizione sul Def 2019 presso le commissioni Bilancio di Camera e Senato. Secondo Via Nazionale però “il nostro Paese ha bisogno di una riforma fiscale organica, che non riguarda solo l’imposizione sui redditi”.

L’Irpef, ha sottolineato Gaiotti, “contribuisce in misura significativa al finanziamento della spesa pubblica (con un gettito pari a quasi il 10 per cento del Pil). Riduzioni del carico fiscale sul lavoro, se non compensate da razionalizzazioni della spesa o delle cosiddette ‘spese fiscali’, condurrebbero ad aumenti del disavanzo non compatibili con la riduzione del peso del debito pubblico”.