Oggi sciopero nel trasporto aereo: cancellati 97 voli Alitalia

Fermo di quattro ore per i lavoratori, dalle 10 alle 14

MAR 25, 2019 -

Roma, 25 mar. (askanews) – Cancellazione di molti voli e conseguenti disagi per i passeggeri delle linee aeree a causa dello sciopero nazionale in tutto il settore del trasporto oggi, lunedì 25 marzo. L’agitazione riguarda i lavoratori aderenti a Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo, che si fermeranno dalle 10 alle 14 mentre, nella stessa fascia oraria, Anpac e Anpav hanno confermato lo sciopero di quattro ore per piloti e assistenti di volo Alitalia. Per Alitalia, secondo le informazioni reperibili sul sito della compagnia, sono già stati cancellati 97 voli.

Anpac e Anpav, in rappresentanza dei Piloti e degli Assistenti di volo di Alitalia SAI e Alitalia Cityliner nei giorni scorsi hanno infatti confermato che “in considerazione del fatto che l’atteggiamento del management in amministrazione straordinaria non ha consentito di superare le attuali criticità, sono quindi costrette a confermare lo sciopero di quattro ore previsto per il prossimo 25 marzo”.

Sempre per oggi è stato indetto uno sciopero del personale navigante Air Italy proclamato da Filt-Cgil/Uilt-Uil/Ugl-ta.

Stavolta si tratta di una protesta di 24 ore anche se la compagnia dal suo sito internet fa sapere che “le fasce orarie garantite sono dalle 07.00 alle 10.00 e dalle 18.00 alle 21.00”.

Lo sciopero di Alitalia e Air Italy si svolgerà in tutti gli aeroporti italiani. In una nota i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo hanno spiegato che “Lunedì 25 Marzo 4 ore di sciopero nazionale nel trasporto aereo. La protesta coinvolgerà, ad eccezione dei controllori di volo, tutti gli addetti del settore, piloti e assistenti di volo, tecnici della manutenzione e personale di terra delle compagnie aeree e gli addetti all’Handling, al Catering e delle gestioni aeroportuali. Alla base dello sciopero c’è la situazione Alitalia, il cui esito non è affatto scontato, con circa 1500 addetti ancora in Cigs e la mancanza di un riscontro su alcune criticità gestionali e altre legate al costo del lavoro. Inoltre denunciamo – si legge ancora in una nota – la mancanza di certezze e di risorse adeguate al Fondo di solidarietà del settore che ha permesso di gestire le crisi passate e che deve servire per accompagnare quelle in atto, causate dalla mancanza di regole che sta determinando crisi aziendali in tutti i comparti, mettendone a rischio l’occupazione”.

BOL