Milano, 5 mar. (askanews) – Campari ha chiuso il 2018 con vendite pari a 1,71 miliardi, in calo del 2,4% tenuto conto degli effetti cambio, con il rafforzamento dell’euro rispetto a tutte le valute del gruppo, e perimetro, per via delle cessioni di business non strategici, quali i brand Carolans e Lemonsoda, (+5,3% la crescita organica). L’utile netto del gruppo è pari a 296,3 milioni, in flessione 16,8% (+6,8% l’utile rettificato). Proposto un dividendo pari a 0,05 euro per azione, in linea con l’anno precedente.
Aperol, il primo brand del gruppo, è cresciuto del 28,1%. Campari ha proseguito il suo trend positivo, crescendo del 5,1% a livello organico, guidato dalla solida crescita in Italia, mercato principale per il brand, oltreche dalla crescita a doppia cifra negli Stati Uniti. Le vendite di Skyy hanno registrato una flessione organica dell’8,1%, per via della debolezza nel mercato statunitense
Il debito finanziario netto ammonta a 846,3 milioni, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2017 (981,5 mln).