Nord-Est: il 92% abitanti ritengono prioritaria la sostenibilità

Dati Ipsos per la tappa a Udine de Il Salone della Csr

FEB 18, 2019 -

Milano, 18 feb. (askanews) – Friuli e Nord-Est territorio a sostenibilità diffusa. Il 92% delle persone che risiedono nell’area ritiene la sostenibilità molto o abbastanza importante mentre parlando di priorità, il 53% degli abitanti indica la riduzione di inquinamento, emissioni e rifiuti, il 49% segnala l’uso di energie da fonti rinnovabili, il 48% la riduzione degli sprechi, il 47% l’uso responsabile delle risorse naturali. Sono dati Ipsos riferiti al secondo semestre del 2018.

E quali sono gli attori che maggiormente devono farsi carico di uno sviluppo sostenibile? Sempre secondo i dati Ipsos, per il 74% degli abitanti nel Nord-Est sono le istituzioni nazionali ad esserne responsabili, seguite dalle grandi aziende (48%). Ma anche i privati cittadini devono fare la loro parte, come indica il 43% del campione, mentre le piccole e medie imprese giocano un ruolo per il 13% delle persone intervistate.

E proprio in Friuli fa tappa il giro di Italia del Salone della Csr e dell’innovazione sociale. A Udine, all’Università degli Studi (Palazzo Antonini, via Petracco 8), a partire dalle ore 9:30, martedì 19 febbraio si svolge la giornata di studio dedicata a “I territori della sostenibilità”, organizzato da Il Salone della Csr e dell’innovazione sociale, il più importante evento in Italia dedicato a sostenibilità e responsabilità sociale d’impresa, in collaborazione con l’Ateneo e Animaimpresa, associazione da anni impegnata nella p promozione della Csr sul territorio. E’ il secondo appuntamento – sui dodici previsti – alla scoperta delle realtà più significative del nostro Paese impegnate nello sviluppo sostenibile.

“In un contesto così sensibile ai temi che Il Salone della CSR, giunto quest’anno alla settima edizione, promuove in tutta Italia, a Udine avremo il piacere di ascoltare alcune delle testimonianze più significative dell’impegno che le imprese, grandi e piccole, realizzano sul territorio friulano – spiega Rossella Sobrero, del Gruppo promotore dell’evento – Dal settore della tecnologia e della meccanica al turismo responsabile, dalla produzione lattiero casearia a quella di alimenti veg, i progetti presentati a Udine parlano di grande attenzione al territorio, alle comunità locali, ai beni comuni. E mostrano come si possa lavorare concretamente alla costruzione di un futuro più sostenibile e responsabile”.

Nel corso della giornata diverse aziende presentano i progetti e strategie in chiave sostenibile. La “filiera delle responsabilità” come approccio etico alla produzione, centralità del consumatore, fedeltà ad alcuni principi fondamentali, come quello di non lavorare carni, è il modello presentato a Udine da Biolab, tra le aziende con più lunga esperienza in Italia nel settore dei prodotti alimentari vegetariani e vegani. L’attenzione alla sostenibilità di Biolab passa anche attraverso la salvaguardia di prodotti specifici del territorio come ad esempio la Rosa di Gorizia, il pregiato radicchio goriziano che, seminato ad agosto, si può raccogliere e mangiare solo per due o tre mesi all’anno nel periodo invernale, con una stagionalità molto limitata. Il colore del fiore è rosso rubino, un vero bocciolo di rosa, ed ha un gusto leggermente amaro. Per la maturazione del fiore, la fase chiamata della “Cova”, le piante sono portate e protette in un ambiente molto particolare: un bunker antiaereo lungo 200 metri circa utilizzato a Gorizia durante la seconda guerra mondiale. Tutta la lavorazione di pulizia (la tolettatura) viene svolta manualmente e secondo le tecniche usate in passato.

Ancora nel comparto del food opera la Venchiaredo, che produce stracchino a Ramuscello in provincia di Pordenone. Fra i progetti realizzati di recente, la confezione “Apri – Chiudi” pensata per contenere l’uso dei materiali di imballaggio e ridurre lo spreco alimentare: consente infatti di ?non riconfezionare il prodotto, una volta aperto, con pellicole, carta-alluminio o altri contenitori e di minimizzare gli sprechi dovuti al deterioramento del prodotto confezionato. Molto recente è anche l’installazione di impianto di cogenerazione a servizio dello stabilimento di Ramuscello di Sesto al Reghena: un intervento che consente un risparmio annuo di circa 450 tep (tonnellate equivalenti di petrolio) e evita l’immissione in atmosfera di circa 1.000 ton / anno di CO2.

Da un comparto completamente diverso viene la testimonianza Wartsila Italia, parte della società finlandese Wartsila Corporation, leader nella fornitura di soluzioni per la generazione di energia, pensate per l’intero ciclo di vita degli impianti per il settore marino e terrestre. Wärtsilä sostiene le aziende che sono a loro volta sostenibili, offrendo ai clienti soluzioni sempre più efficienti, grazie alla tecnologia, soprattutto in tema di emissioni, come nel caso dei motori a gas e dei motori ibridi. Oltre che in un business sostenibile, l’azienda si impegna in azioni concrete per la comunità, come è accaduto ad esempio con la donazione dei “Seabin”, cestini per la pulizia del mare, alla Lega Navale di Trieste e al Museo del Mare di Genova.

eFrame è una start up innovativa costituita nel 2015 a Udine che si occupa di ricerca, consulenza, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti e servizi innovativi ad alto valore tecnologico. Fra i progetti realizzati c’è eValue, un modello di contabilità ambientale ed economica integrata, ideato per analizzare le relazioni tra economia ed ambiente attraverso indicatori che consentono di misurare il valore monetario dei servizi ecosistemici, l’intensità dell’uso delle risorse naturali nei processi produttivi e acquisire informazioni sull’eco-efficienza. Applicato alle aree protette, il sistema ha dimostrato che 1 € di investimento pubblico si traduce in 5 – 8 € di benefici economici, sociali, ambientali.

Giunto alla settima edizione, Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, dopo il tour in 12 tappe attraverso 11 regioni, dal Friuli alla Sicilia, si concluderà a Milano l’1 e 2 ottobre all’Università Bocconi con l’edizione nazionale, alla quale hanno già aderito 100 organizzazioni. Al centro del programma culturale della manifestazione gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, imprescindibili punti di riferimento per tutte le organizzazioni responsabili. Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, CSR Manager Network, Fondazione Global Compact Network Italia, ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica.