Il M5S ritira il taglio alle pensioni dei sindacalisti

Tolto l'emendamento dal decretone, non è escluso che venga ripresentato

FEB 16, 2019 -

Roma, 16 feb. (askanews) – Salta la scure sulle pensioni dei sindacalisti. Il M5S ha ritirato il proprio emendamento al ‘decretone’ che introduceva l’annunciato taglio dei privilegi pensionistici dei sindacalisti, da tempo nel mirino del vicepremier Luigi Di Maio. Secondo quanto riferiscono fonti parlamentari, non è escluso che il governo ripresenti la proposta di modifica durante l’iter parlamentare del decreto.

L’emendamento presentato in commissione Lavoro al Senato, che è stato bocciato dalla Bilancio per mancanza di copertura, prevedeva la modifica del metodo di calcolo dell’assegno, disponendo che il trattamento pensionistico dei lavoratori impegnati in attività sindacali sia uguale a quello della categoria professionale di riferimento. Da un lato si chiede di rivedere i criteri per il conteggio dei contributi figurativi (che sono a carico della gestione previdenziale di appartenenza) negli anni dell’aspettativa sindacale. Dall’altro si prevede il progressivo ricalcolo contributivo dell’assegno per chi già percepisce un trattamento pensionistico secondo il vecchio sistema retributivo e che derivi per ‘oltre il 50%’ dai contributi figurativi.

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