Sindacato: oltre 13 mila i lavoratori veneti a Roma sabato

50 crisi aziendali in regione

FEB 7, 2019 -

Venezia, 7 feb. (askanews) – Hanno superato quota 13 mila i lavoratori veneti che sabato 9 febbraio saranno a Roma per partecipare alla manifestazione organizzata da Cgil Cisl Uil per cambiare le scelte del Governo. Sono già prenotati decine di pullman ed un treno speciale in partenza da Venezia, mentre continuano ad affluire nelle sedi sindacali ulteriori adesioni di lavoratori e pensionati.

Parole d’ordine: creazione di lavoro di qualità, investimenti pubblici e privati a partire dalle infrastrutture, politiche fiscali giuste ed eque, rivalutazione delle pensioni, interventi per valorizzare gli assi strategici per la tenuta sociale del Paese a partire da welfare, sanità, istruzione. Oltre 50 tavoli di crisi aziendali, per 7.000 lavoratori coinvolti, sono stati attivi presso la regione Veneto nel corso del 2018. A tutt’oggi rimangono aperti molti punti di difficoltà, mentre gli indicatori prospettano un 2019 in frenata, con il Pil regionale ridimensionato dall’1,2 allo 0,6. Lo constata il segretario generale della Cgil del Veneto, Christian Ferrari che alla vigilia della manifestazione di Cgil Cisl Uil del 9 febbraio a Roma (più di 13.000 i lavoratori che partiranno dal Veneto) esprime le preoccupazioni del sindacato per una situazione in peggioramento e la mancanza di politiche in grado di contrastarla.

“Le crisi ancora in atto – ricorda Ferrari – richiamano nomi importanti ed interessano l’intero territorio regionale. Tra gli altri, Miteni, Sylcom, Safilo, Coge Mantovani, Stefanel, fonderie Sime, Tonon Forty, Rinascente, Toys, oltre all’impatto del maltempo sull’intero territorio bellunese, a situazioni diffuse soprattutto nella piccola impresa artigiana, e alle tante ristrutturazioni nel commercio che hanno portato al taglio di molti posti di lavoro con modalità che hanno privato i lavoratori di ammortizzatori sociali.

Il tutto in una regione che dal 2008 ad oggi ha lasciato sul terreno 29.830 posti di lavoro a tempo pieno ed indeterminato nei soli settori del tessile e del legno ed altri 22.305 posti stabili nell’edilizia.