Anpal, Del Conte verso l’addio. La Cgil diserta pranzo di Natale

Mimmo Parisi l'uomo scelto da Di Maio per riformare i Cpi

DIC 20, 2018 -

Roma, 20 dic. (askanews) – Maurizio Del Conte, presidente dell’Anpal e amministratore unico della controllata Anpal Servizi, potrebbe lasciare gli incarichi nei prossimi giorni. Forse anche prima della modifica dell’assetto organizzativo dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, che prevede la decadenza di presidente e direttore generale entro 30 giorni dall’entrata in vigore di una norma che il Governo aggiungerà al decreto legislativo 150 del 14 settembre 2015.

E’ stato lo stesso Del Conte a farlo capire durante lo scambio di auguri con i dipendenti di Anpal Servizi, un pranzo natalizio disertato dai rappresentanti della Cgil in aperta polemica con il tecnico scelto da Matteo Renzi per ridisegnare le politiche attive dopo la riforma del Jobs act. Del Conte, dunque, potrebbe anche anticipare la mossa dell’esecutivo rassegnando le dimissioni. Al suo posto appare ormai lanciato Mimmo Parisi, professore di sociologia alla Mississippi State University, che sta collaborando da mesi con il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, per riformare i centri per l’imiego (Cpi), precondizione per far decollare il reddito di cittadinanza.

“Il direttivo della Fisac Cgil e la Rsa Nidil comunicano la volontà di non aderire all’iniziativa promossa dalla presidenza di Anpal Servizi in occasione delle imminenti festività natalizie – si legge nella nota dei rappresentanti del sindacato di corso d’Italia – la scelta è fondata sulla considerazione che tale iniziativa appare puramente formale e poco pertinente rispetto ai momenti di incertezza e di cambiamento che stiamo attraversando”.

Secondo Fisac e Nidil “a fronte della mancata definizione del ruolo dell’azienda non si ravvisa nell’attuale presidenza e management un’assunzione di responsabilità, anche solo etica, nel fornire, nel brevissimo periodo, delle linee di azioni comuni e condivise né di aver provato ad accogliere le diverse soluzioni proposte per migliorare la situazione di tutto il personale, stabile e a termine”.

A questo, concludono, “si aggiunge la condizione di molti lavoratori che hanno perso e rischiano di perdere nei prossimi mesi il lavoro, nella totale assenza di prospettive e soluzioni organizzative, manifestando in questo un atteggiamento di distacco e indifferenza verso persone che da anni fanno parte della nostra comunità professionale. Per queste ragioni riteniamo poco coerente partecipare a uno scambio di auguri con la presidenza e i vertici aziendali”.