Roma, 13 dic. (askanews) – La Banca centrale europea ha ritoccato al ribasso le previsioni di crescita dell’area euro sul 2018, al più 1,9% e sul 2019, al più 1,7%. La stima sul 2020 è stata confermata al più 1,7%. Inoltre, sempre la Bce ha effettuato una limatura sulle previsioni di inflazione dell’area euro sul 2019, al più 1,6 %, mentre ha alzato all’1,8% la stima sul 2018. Sul 2020 conferma l’attesa di un caro vita all’1,7 per centro e sul 2021 stima 1,8 per cento.
La Bce, inoltre, rinnova i suoi richiami ai Paesi dell’area euro a rispristinare i margini di Bilancio, e questo “è particolarmente importante nei Paesi ad alto debito – ha detto il presidente Mario Draghi – dove la piena aderenza alle regole Ue è cruciale per garantire la sostenibilità”.
La Banca centrale ha confermato la conclusione del programma di acquisti netti di titoli pubblici, il Quantitative Easing, che nell’ultima fase era stato ridotto a 15 miliardi di euro al mese.
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