Manovra, Conte: in Ue non con libro sogni. Tria:decida la politica

Oggi i saldi. Reddito e quota 100 restano, qualche mese per farle

DIC 11, 2018 -

Roma, 11 dic. (askanews) – La soluzione tecnica sui numeri della manovra è pronta. Oggi il governo punta a chiudere il cerchio sui nuovi saldi che derivano dai risparmi della rimodulazione delle due misure cardine, reddito di cittadinanza e quota 100. Ma la decisione se utilizzarli per tagliare il deficit ed evitare così la procedura di infrazione da parte della Ue spetta alla politica. E’ il messaggio che il ministro dell’Economia, Giovani Tria, ha voluto inviare ai colleghi di governo alla vigilia del delicato incontro tra il premier Giuseppe Conte e il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Junker in programma per domani sera, al quale parteciperà lo stesso Tria.

Un’intesa politica è fondamentale per proseguire il confronto in Europa. In assenza totale di un accordo, fanno sapere fonti governative, anche lo stesso faccia a faccia di domani a Bruxelles potrebbe essere in bilico. Tuttavia, la deadline per il negoziato è fissata per il 19 dicembre e l’esecutivo giallo-verde potrebbe decidere di prendersi tutto il tempo utile prima di chiudere definitivamente questa delicatissima partita.

“Sarà possibile evitare la procedura d’infrazione – ha affermato Tria – ma si tratta di prendere decisioni politiche su come utilizzare i risparmi” che deriveranno dalla definizione delle misure sul reddito di cittadinanza e riforma delle pensioni. I due interventi “costerano meno del previsto” e la decisione se investire i fondi per ridurre la fatidica soglia del 2,4% di deficit o impiegarli in nuove misure espansive spetta ai due partiti maggiori azionisti del governo. La posizione del ministro resta la stessa da mesi: “Se si vuole trovare un accordo con la Ue è meglio andare verso la riduzione del deficit non perché non sia giusta una manovra espansiva ma perché bisogna recuperare la fiducia dei mercati”. In ogni caso, ha assicurato il titolare di Via Venti Settembre, la manovra “non sarà stravolta”. Le due misure cardine ci saranno “ma richiederanno qualche mese per essere utilizzate”.

Anche il capo del governo è tornato a rassicurare sull’esito del confronto. Al Consiglio europeo in programma giovedì e venerdì prossimi a Bruxelles, ha detto Conte, “non andrò con il libro dei sogni ma con lo spettro completo del progetto riformatore del governo: mi confronterò sui numeri consapevole che la manovra risponde a esigenze del Paese ma entro i vincoli europei”. Parlando in Aula alla Camera nel corso di un’informativa sui prossimi appuntamenti in sede europea, il premier ha aggiunto: “Sto continuando a lavorare in queste ore affinché siano puntualmente quantificati con apposite relazioni tecniche i costi delle misure a maggior impatto sociale, che maggiormente destano preoccupazioni nei nostri partner”.