Ue: con ritardi attuazione Tav rischio perdita finanziamenti

Portavoce: "Non escludiamo di dover chiedere rimborsi fondi Ue"

DIC 6, 2018 -

Bruxelles, 6 dic. (askanews) – L’Italia rischia di dover rimborsare i co-finanziamenti Ue già erogati per la realizzazione del tunnel Torino-Lione della Tav, nel caso che vi siano ritardi rispetto al calendario dei lavori previsto dall’accordo di sovvenzione. Lo ha detto oggi a Bruxelles il portavoce per i Trasporti e l’Ambiente della Commissione europea, Enrico Brivio.

“La galleria Lione-Torino della Tav – ha detto Brivio, rispondendo ai giornalisti durante il briefing di mezzogiorno della Commissione – è un progetto importante, non solo per la Francia e l’Italia, ma per l’Europa nel suo insieme, soprattutto nel contesto del ‘corridoio mediterraneo Ue-Ten-T’ (Reti transeuropee nel settore trasporti, ndr)”.

“A causa della sua dimensione strategica europea – ha ricordato il portavoce -, il progetto è cofinanziato in maniera significativa dal bilancio dell’Ue. E come ogni altro progetto finanziato dal fondo Cef (Connecting Europe Facility), si basa su un ‘accordo di sovvenzione’ con un programma chiaro per il completamento dei lavori ad esso allegati”.

“Il progetto è ora in corso, ed è importante – ha sottolineato Brivio – che tutte le parti mantengano i loro sforzi per completarla a tempo debito, in linea con l’accordo di sovvenzione. E come con qualsiasi altro progetto finanziato dalla Cef – ha avvertito -, i ritardi nell’attuazione del progetto potrebbero portare a una riduzione della sovvenzione Ue fornita”.

Cofinanziamenti da parte della Cef da 814 milioni di euro sono già stati approvati per la prima fase dei lavori, ha ricordato il portavoce, “ma ora – ha osservato Brivio – si prevedono dei ritardi, in particolare dovuti alla sospensione della procedura di appalto pubblico recentemente annunciata dalle autorità italiane”.

“La situazione – ha riferito – è monitorata attentamente dalla Commissione europea e dalla nostra Agenzia esecutiva per l’innovazione e le reti (Inea), in contatto con le autorità francesi e italiane. A seconda dell’evoluzione delle prossime settimane, potrebbero essere necessari cambiamenti all’accordo di sovvenzione per modificare il suo campo di applicazione o il calendario d’attuazione nella prima parte dell’anno prossimo”.

“La Commissione non può escludere – ha quindi avvertito Brivio – la possibilità di dover chiedere all’Italia di rimborsare il contributo della Cef già erogato, se non potrà essere ragionevolmente speso entro le scadenze previste dall’accordo di sovvenzione, in applicazione del principio “use it or loose it” (“o si usa o si perde”, ndr), ma speriamo – ha aggiunto – che ciò non accada perché pensiamo che la Torino-Lione sia un progetto importante”, ha concluso il portavoce, dopo aver precisato che “in questa fase non può essere ancora indicata nessuna cifra” riguardo ai finanziamenti a rischio.