Perché Di Maio dice che il decreto dignità sta dando i primi frutti

I dati dell'Osservatorio sul lavoro sulle trasformazioni dei contratti

DIC 6, 2018 -

Roma, 6 dic. (askanews) – Il decreto dignità sta dando i primi frutti: ne è convinto il vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio. “I dati sulle comunicazioni obbligatorie del terzo trimestre 2018 evidenziano un aumento del tasso di trasformazione dei contratti a tempo determinato in indeterminato. Sono 56,4 mila i contratti in più rispetto allo stesso periodo del 2017, trasformati da tempo determinato a tempo indeterminato. Sono questi i primi effetti reali del decreto dignità”: così Di Maio ha commentato la crescita del tasso di trasformazione dei contratti segnalata dall’Osservatorio sul lavoro. I cui numeri dicono che nel terzo trimestre del 2018 si registrano 2 milioni e 822 mila attivazioni di contratti di lavoro, al netto delle trasformazioni a tempo indeterminato (da tempo determinato e da apprendistato) in aumento di circa 42 mila attivazioni (pari a +1,5%) rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

Ad esse corrispondono circa 2 milioni e 187 mila lavoratori, in crescita di 35 mila unità (pari a +1,6%). Considerando anche le trasformazioni a tempo indeterminato, pari a circa 173 mila, il numero complessivo di attivazioni di contratti di lavoro raggiunge circa 2 milioni 994 mila, in crescita del 3,4%, pari a 99 mila attivazioni in più rispetto al corrispondente periodo del 2017.

Le trasformazioni a tempo indeterminato registrano una crescita del 48,6%, pari a +56,4 mila e sono costituite principalmente da trasformazioni da tempo determinato e, in misura minore, da trasformazioni da apprendistato, in aumento rispettivamente di +55 mila, pari a +76,2% e di 1,4 mila, pari a +3,3%.

Did/Mau