Borsa, Milano in profondo rosso -3,54%, lo spread risale a 297

Tensione dopo arresto su mandato Usa di figlia fondatore Huawei

DIC 6, 2018 -

Roma, 6 dic. (askanews) – Chiusura in profondo rosso delle Borse europpe e a Piazza Affari, dove l’indice Ftse-Mib ha lasciato sul terreno un 3,54 per cento, trainato dall’ondata di crolli a catena innescata dal riaccendersi dei timori sulle dispute commerciali Usa-Cina e sul rallentamento dell’economia globale. A esacerbare la tensione è stato l’arresto in Canada, su mandato degli Usa, della figlia del fondatore di Huawei, Meng Wanzhou, e dirigente del gigante di cellulari e reti di telecomunicazioni cinese, a seguito di sospetti di violazione dell’embargo sull’Iran.

La vicenda ha immediatamente suscitato le proteste di Pechino e sembra alzare i rischi di un peggioramento degli attriti con Washington sulla disputa attorno ai dazi commerciali. Il quadro dei mercati si è andato aggravando nel pomerigbio, dopo l’avvio in forte ribasso anche di Wall Street. L’indice europeo Stoxx 600 ha chiuso al meno 3,31 per cento e, a quota 342 punti, è finito ai minimi da 2 anni a questa pate.

Londra ha chiuso al meno 3,15 per cento, Francoforte al meno 3,48 per cento, Parigi al meno 3,31 per cento. A metà seduta oltre Atlantico l’indice Dow Jones cade del 2,40 per cento, con un crollo cumulato nelle ultime due sedute (è stata rispettata una giornata di chiusura in onore del defunto ex presidente George Bush) pari a 1.500 punti. Il Nasdaq contiene le perdite al meno 1,28 per cento.

A Milano i cali più forti hanno colpito Finecobank (-6,77%), Saipem (-6,39%), Diasorin (-6,34%) e Stmicroelectronics (-5,99%). La tensione, pur non essendo stavolta incentrata sulla manovra e il confronto governo-Ue, non ha risparmiato i titoli di Stato della Penisola. I Btp a 10 anni hanno chiuso la seduta con un netto rialzo dei rendimenti, al 3,20 per cento, mentre il differenziale rispetto ai tassi di Bund tedeschi, lo spread si è allargato a 297 punti base.