Due terzi utili giganti Web tassato in paesi fiscalità agevolata

Area Studi Mediobanca: nel 2017 risparmio di imposte per 12,1 mld

NOV 29, 2018 -

Milano, 29 nov. (askanews) – Nel 2017 circa due terzi dell’utile ante imposte dei big del software e del Web è stato tassato in paesi a fiscalità agevolata (Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi), con un risparmio di imposte pari a 12,1 miliardi, grazie a un tax rate effettivo del 31%, contro il 41% previsto. Nell’arco del quinquennio 2013-2017 il risparmio cumulato ha superato i 48 miliardi. E’ quanto emerge dalla ricerca dell’Area Studi Mediobanca sulle Software & Web Companies.

La riforma fiscale varata dagli Stati Uniti nel dicembre 2017 ha tuttavia generato, sottolinea l’indagine, un gettito fiscale più ampio, con le WebSoft che hanno contabilizzato quasi 18 miliardi di imposte in più, in gran parte motivati dalla one-time transition tax conseguente al rimpatrio degli utili cumulati all’estero. In particolare Alphabet dovrà versare al fisco statunitense 8,5 miliardi di dollari, Oracle 6,5 miliardi e Facebook 2,1 miliardi.

La presenza in Italia delle multinazionali del software e del Web avviene tramite controllate la cui sede è collocata per la quasi totalità nelle province di Milano e Monza-Brianza. L’aggregato 2017 delle filiali italiane ha un fatturato di oltre 1,8 miliardi e occupa più di 7.700 persone (circa 1.100 dipendenti in più rispetto all’anno precedente). E il fisco italiano? Negli ultimi anni, sottolinea l’Area Studi di Mediobanca, la struttura fiscale di queste filiali è stata oggetto di approfondite indagini, l’ultima in ordine di tempo ha portato alla recentissima chiusura del contenzioso tributario con l’Agenzia delle Entrate da parte di Facebook che dovrà pagare oltre 100 milioni, facendo seguito agli altrettanti 100 milioni versati da Amazon e agli oltre 306 sborsati da Google.