Di Maio da Vestager: in tre mesi chiuso accordo su Ilva

"Nessun posto di lavoro perso, ora restano da fare le bonifiche"

NOV 29, 2018 -

Bruxelles, 29 nov. (askanews) – Il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio ha affrontato con la commissaria Ue alla Concorrenza Margrethe Vestager, oggi a Bruxelles, tutti contenziosi aperti, e in particolare i dossier Ilva e Alitalia. “In generale – ha detto Di Maio parlando con la stampa a margine del Consiglio Competitività dell’Ue – abbiamo affrontato il fatto che in cinque o sei mesi dovremmo chiudere dossier aperti da 10 anni”.

“C’è stata un’ampia disponibilità: il governo – ha riferito il vicepremier – ha precisato che tutte le operazioni che porteremo avanti saranno operazioni di mercato. Non siamo entrati nei dettagli tecnici, questo lo faranno i nostri staff, ma ci siamo conosciuti, visto che non avevo mai avuto modo di incontrarla, e ho fatto presente che dopo la chiusura in tre mesi e mezzo del dossier Ilva che qui era aperto da 10 anni, com’era aperto quello di Alitalia, adesso avremo modo di affrontare con grande ottimismo, e io sono molto ottimista, anche tanti altri dossier che abbiamo sul tavolo”.

A chi chiedeva che cosa significhi “chiusura” del dossier Ilva, Di Maio ha risposto: “Ovviamente il ‘closing’ significa che siamo passati dalla amministrazione straordinaria di rami d’azienda, o di tutta l’azienda, alla cessione a privati di rami d’azienda; quello che è avvenuto con l’accordo che è stato raggiunto nei primi giorni di settembre al Ministero dello Sviluppo Economico. Lo abbiamo raggiunto, quell’accordo – ha precisato -, senza perdere un solo posto di lavoro, e assumendo ancora i dipendenti con l’articolo 18, quindi non col Jobs Act”.

“E l’abbiamo raggiunto – ha continuato Di Maio – migliorando molto l’impatto ambientale di quello stabilimento, perché Mittal si è impegnata a portare avanti una serie di innovazioni sia sulle ciminiere sia per quanto riguarda la copertura del parco minerario, che possono migliorare l’impatto ambientale”.

“Poi – ha aggiunto il vicepremier – ci sono aperte tante altre questioni, però ci tengo a dire che erano mesi, anzi anni, che la vertenza Ilva era in stallo; ricordo anche che i sindacati, prima della nascita di questo governo, si erano alzati dal tavolo e avevano detto al ministro che stava al tavolo che era il mio predecessore: ‘questo accordo non va bene'”. (segue)