Al via “Veneto Welfare” per cultura previdenza

Soprattutto per i più giovani

NOV 22, 2018 -

Venezia, 20 nov. (askanews) – Prende il via “Veneto Welfare”, progetto regionale affidato dalla Regione Veneto a Veneto Lavoro per diffondere una cultura previdenziale e sensibilizzare i lavoratori, specie i più giovani, circa l’importanza del proprio futuro pensionistico. Il Comitato regionale di coordinamento tra le parti sociali ha dato avvio ad un programma articolato di iniziative per incrementare le adesioni alla previdenza complementare da parte dei lavoratori veneti e plasmare un modello di welfare integrato regionale.

“Veneto Welfare” promuove attività di informazione e promozione in materia di previdenza complementare, coordina l’attività dei fondi, realizza progetti di tutela sociale e di welfare. Sono in programma, inoltre, la costituzione di un osservatorio regionale sul welfare e l’organizzazione di un “welfare day”, una giornata interamente dedicata alla sensibilizzazione e all’informazione sulle principali tematiche legate al welfare che coinvolga diversi soggetti su tutto il territorio regionale.

“Il mancato sviluppo della previdenza complementare – ha osservato l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan, che ha convocato il Comitato regionale di coordinamento tra le parti sociali per dare avvio al progetto – rischia di creare fratture nella coesione sociale, disparità e conflitti generazionali. Precariato e carriere lavorative sempre più discontinue spesso non consentono un’adeguata continuità contributiva. Per le nuove generazioni il rischio è quello di ritrovarsi con redditi pensionistici molto inferiori alle attese, se non opportunamente integrati dalla previdenza complementare. A pagarne il prezzo più alto sarebbero i giovani, costretti a lavorare più lungo dei propri genitori per poi ricevere di meno una volta in pensione. Come pubblica amministrazione abbiamo il dovere di garantire ai nostri cittadini un futuro sereno e, allo stesso tempo, di non trovarci costretti a gravare sul bilancio pubblico con politiche assistenziali troppo onerose. Per questo – ha concluso – è necessario investire di più e meglio nella cultura della previdenza, sensibilizzando i lavoratori di oggi a pianificare il proprio domani”.