Unicredit: ipotesi scissione asset Italia ed estero (Sole24Ore)

Banca non commenta e ricorda approccio "One bank" del piano

NOV 21, 2018 -

Milano, 21 nov. (askanews) – Una separazione tra le attività italiane di Unicredit e quelle estere per superare il rischio Italia che pesa sulla valutazione del gruppo. Secondo quanto riportato oggi dal Sole 24 Ore, da qualche settimana circola un piano riservato, probabilmente di una banca d’affari, che sarebbe stato esaminato dei vertici di Unicredit. L’ipotesi è proprio una scissione: da una parte le attività italiane, dall’altra quelle estere (Germania, Austria, Centro Est Europa, Turchia, Russia) con la creazione di un polo con sede in Germania. Per ora l’ipotesi, scrive il quotidiano, sarebbe una sorta di piano B che Unicredit sta valutando nell’interesse degli azionisti, per oltre l’80% investitori istituzionali (in gran parte esteri).

La banca non commenta l’indiscrezione, ricordando che il piano Transform 2019, lanciato da Jean Pierre Mustier a pochi mesi dal suo insediamento alla guida della banca a dicembre 2016, è basato sull’approccio “One bank One UniCredit”. Approccio ribadito di continuo anche negli anni successivi. Con l’ultima trimestrale di inizio novembre, Unicredit ha dichiarato che tutte le società del gruppo dovranno diventare autofinanziate riducendo progressivamente al minimo le esposizioni infragruppo.

A Piazza Affari il titolo guadagna l’1,6% a 10,69 euro, sulla scia del rimbalzo del listino.