Sul decreto fiscale “pieno accordo” nel governo. Niente condono

Vertice a Palazzo Chigi sugli emendamenti. Esclusa la dichiarazione integrativa

NOV 16, 2018 -

Roma, 15 nov. (askanews) – Al vertice di Palazzo Chigi è stato raggiunto un “pieno accordo sul decreto fiscale” ed è stata confermata “l’assenza del condono”.

“Scompare la dichiarazione integrativa – hanno affermato fonti governative – quindi sarà possibile regolarizzare solo il dichiarato”. Quanto alla norma per il carcere agli evasori, “ci sarà, ma non sarà nel decreto fiscale. C’è accordo nel trattarlo in un disegno di legge ad hoc”. Rimangono nel Dl fiscale, invece, “tutte le misure della pace fiscale come la possibilità di spalmare in 5 anni il dovuto, la possibilità di uscire da ogni grado di giudizio del processo tributario pagando una piccola percentuale commisurata alla vittoria nei vari gradi di giudizio (ci sono oltre 400 mila processi pendenti)”, hanno precisato fonti della Lega al termine del vertice sugli emendamenti al decreto.

Tra le modifiche concordate, hanno aggiunto le fonti del Carroccio, “la possibilità di correggere gli errori formali nelle dichiarazioni dei redditi con 200 euro per ogni anno”.

Previste, tra le altre novità, la detassazione delle sigarette elettroniche, la reintroduzione del bonus bebè, la tassazione dei money transfer pari all’1,5%.

Inoltre, sul fronte della lotta all’evasione, “sblocchiamo le banche dati. La Guardia di Finanza potrà accedere direttamente alla banca dati dell’anagrafe dei rapporti finanziari senza dover più chiedere autorizzazioni alla magistratura”, hanno fatto sapere fonti del M5S, precisando: “Questo vuole dire che la guardia di finanza potrà monitorare i grandi evasori in qualsiasi momento, transazione per transazione”.

Alla riunione hanno partecipato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, i viceministri all’Economia Laura Castelli, Massimo Garavaglia e Massimo Bitonci.

Gab/Mau