Oggi è il giorno della risposta a Bruxelles

Stasera il Cdm

NOV 13, 2018 -

Roma, 13 nov. (askanews) – Oggi è il giorno della risposta a Bruxelles. Il giorno della lettera sulla manovra che il ministro Tria deve inviare a Bruxelles, con il M5S attestato sulla linea rigida, Tria più flessibile, intenzionato a introdurre qualche modifica sul fronte delle previsioni sul Pil, e la Lega disposta a qualche apertura nei confronti degli sforzi di mediazione con la Commissione Ue fatti da via XX settembre. Non a caso, un vertice di maggioranza/governo vero e proprio, rito ormai consolidato, traghettato in questa legislatura da altre stagioni politiche, “si terrà appena il presidente del Consiglio tornerà da Palermo”, dove è impegnato nella conferenza internazionale sulla Libia. Oggi, prima del Consiglio dei ministri convocato alle 20.

Ma la lettera “non è un nodo, al massimo un nodino”, si dice dalle parti dei 5 stelle. Lo scontro vero, quello sul quale si registra la tensione più grande fra i due partner di maggioranza Salvini e Di Maio, è quello sulle grandi opere, prima fra tutte la Tav. Sulla quale il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, fa sapere di aver condiviso con il governo francese la necessità di andare fino in fondo con l’analisi costi-benefici. Salvini, che si dice “impressionato” dalla manifestazione pro-Tav di Torino, concede però la necessità di “nuove verifiche”. E Di Maio apre ai manifestanti, parlando di porte aperte “per un dialogo costruttivo”. Ma la linea dei 5 stelle storici non cambia: “Il mio pensiero resta che la Tav è un’opera obsoleta, e non va assolutamente fatta”, avverte Fico. Del resto, in Parlamento le fonti stellate ricordano che non è l’unica opera “in attesa di giudizio” attraverso la revisione avviata da Toninelli. Ci sono anche Gronda, Pedemontana e Terzo valico, unico quest’ultimo a sembrare avviato a una pacifica conferma. Questo tema, però, non è ancora maturo.

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