Fmi vede rischi su reddito cittadinanza e superamento Fornero

Uno può disincentivare lavoro, l'altro può portare a meno occupati

NOV 13, 2018 -

Roma, 13 nov. (askanews) – Il Fondo monetario internazionale mette in guardia l’Italia dai possibili effetti negativi delle due misure chiave previste dalla manovra, il Reddito di cittadinanza e il superamento della riforma Fornero sulle pensioni. Sul primo punto, nel rapporto stilato al termine della missione annuale in Italia, l’istituzione riconosce la necessità di “un moderno schema di reddito garantito mirato sui poveri”, che tuttavia “eviti la dipendenza dal welfare” e non finisca per “disincentivare il lavoro”.

In quest’ottica, posto che i dettagli del reddito di cittadinanza non sono stati ancora definiti, “raccomandiamo di prevedere dei sussidi che non distorcano l’incentivo a cercare un lavoro regolare”, affermano gli ispettori del Fmi. In base alle best practices internazionali si suggerisce di porre un tetto al sussidio al 40-70% del livello di povertà relativa, prevedere meccanismi che incentivino al rientro sul lavoro e sottoporre le misure a “controlli adeguati”. Il tutto andrebbe poi inserito in uno schema di welfare modernizzato.

Sulle pensioni, il Fmi ricorda che l’Italia ha effettuato “riforme importanti”, in particolare quella del 2011 (la Riforma Fornero) su cui ora “le autorità stanno considrerando cambiamenti, in particolare sull’età di pensionamento”. Sulla base delle evidenze che si sono viste nei vari Paesi però “è improbabile che l’ondata di pensionamenti poterebbe alla creazione di altrettanti occupati tra i giovani”, affermano gli ispettori. E le autorità “dovrebbero tenere presente che a politiche invariate l’Italia fronteggerà notevoli pressioni sulla spesa pensionistica nei prossimi 2-3 decenni”.