Eni presenta secondo volume World Oil, Gas and Renewables Review

Nel 2017 riserve mondiali gas leggermente diminuite (-0,2%)

NOV 13, 2018 -

Roma, 13 nov. (askanews) – Eni ha presentato il secondo volume della World Oil, Gas and Renewables Review, la rassegna statistica mondiale che quest’anno ha raggiunto la diciassettesima edizione. Il volume segue il primo pubblicato a luglio, focalizzato sul mercato del petrolio e sull’industria della raffinazione. Fornisce dati e statistiche sul gas naturale, sui biocombustibili e sulle nuove fonti energetiche rinnovabili (eolico e solare) che stanno acquisendo un ruolo sempre più importante nel panorama energetico guidando la transizione verso un sistema energetico meno carbon intensive e più sostenibile.

Nel 2017 le riserve mondiali di gas sono leggermente diminuite (-0,2%). La Russia si conferma come il principale detentore di riserve di gas (detiene il 25% di quelle mondiali). Tra i primi dieci paesi per riserve di gas, sette sono dell’OPEC con il 44% delle riserve mondiali.

La produzione mondiale di gas è aumentata del 3,6%, l’incremento più elevato dal 2010. Spinta dai nuovi impianti di LNG, la produzione di gas dell’Australia ha compiuto un grande balzo (+21%) ed il paese è diventato l’ottavo produttore a livello mondiale e il sesto esportatore. La produzione di gas della Russia, il secondo produttore mondiale, è aumentata sensibilmente (+7,7%), ma gli Stati Uniti rimangono i primi produttori mondiali (la loro produzione è aumentata dello 0,7% nel 2017). In Africa, l’Egitto ha surclassato la Nigeria come secondo produttore africano, dopo l’Algeria, con un forte incremento del 23% grazie all’avvio della produzione del giacimento di Zohr. In Europa, la produzione della Norvegia ha raggiunto livelli record con una crescita del 5,8%, più che compensando il crollo dei Paesi Bassi (-12,8%) provocato dalla riduzione della produzione del giacimento di Groningen.

Nel 2017 la domanda globale di gas ha registrato un incremento significativo (+3,3%) crescendo in tutte le aree tranne che in America dove il consumo degli Stati Uniti, il primo paese consumatore mondiale, è diminuito del 2,7%. L’area dell’Asia-Pacifico ha guidato la crescita della domanda nel 2017 con il più forte incremento (+41 miliardi di metri cubi, +5,7%), soprattutto per il boom della Cina (+11,7%), dove la Battle for Blue Skies sta incoraggiando uno switch dal carbone al gas naturale. La Cina è diventata il terzo paese importatore di gas e il secondo importatore di GNL. La domanda di gas è cresciuta sostanzialmente in molti altri paesi asiatici: Pakistan (+16.6%), Taiwan (+16,4%), Malesia (+10,5%), Singapore (+5%) e Sud Corea (+4,6%). In Europa, la domanda ha continuato a crescere per il terzo anno di seguito con un significativo +4.9%, principalmente per il settore elettrico e le condizioni climatiche, ritornando ai livelli del 2012.

Alla fine del 2017 la capacità installata del solare e dell’eolico (rispettivamente 390 e 514 GW) rappresentava più del 40% della capacità installata di tutte le fonti rinnovabili e circa il 13% di tutte le fonti energetiche. Nel 2017, le nuove installazioni da fotovoltaico sono cresciute di circa il 30%, raggiungendo il record di 92 GW, guidate dal calo dei costi della tecnologia. La capacità dell’eolico è aumentata di 46 GW, ma rispetto al 2016 le nuove installazioni sono state inferiori del 9%. La Cina si conferma il paese leader per capacità installata nell’eolico e nel solare (295 GW, pari al 33% della capacità installata mondiale). L’Europa in termini di nuova capacità (+24 GW) ha superato Il Nord America (+15 GW), grazie per lo più alle nuove installazioni eoliche.