Mps, utile netto nove mesi a 379 mln (-3 mld nel 2017)

Il Cet1 si attesta al 12,8%

NOV 9, 2018 -

Roma, 9 nov. (askanews) – Migliorano i conti e la solidità patrimoniale di Mps che archivia i primi nove mesi dell’anno con un risultato netto di 379 milioni di euro che si confronta con una perdita di 3 miliardi nell’analogo periodo dello scorso anno.

I conti approvati dal cda mostrano la conferma del miglioramento dei principali indicatori di asset quality. A settembre infatti il Cet1 pro forma si attesta al 12,8% e il total capital ratio al 14,2%. Inoltre il costo del credito è a 55 punti base e la copertura dei crediti deteriorati al 56,4%.

Tornando al conto economico, il risultato operativo lordo del terzo trimestre ammonta a 248 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente (-1,0% t/t) ma, al netto delle componenti straordinarie, in significativa crescita (+30%) rispetto al terzo trimestre 2017. Nei nove mesi il risultato operativo netto del Gruppo è positivo per circa 435 milioni, a fronte di un valore negativo pari a 3,5 miliardi di euro registrato nello stesso periodo dell’anno precedente.

Sostanziale tenuta del margine di interesse e oneri operativi in calo del 9,4% su base annua per effetto della riduzione dell’organico e delle iniziative di contenimento strutturale dei costi.

Sul fronte patrimoniale, gli impieghi alla clientela sono aumentati dello 0,5% rispetto al 30 giugno grazie anche alla continua crescita delle nuove erogazioni di mutui; la ripresa dell’attività commerciale prosegue con una forte attenzione alla profittabilità e al controllo del costo del funding. La raccolta complessiva del Gruppo è stata pari a 193,3 miliardi (stabile rispetto al 31 dicembre 2017), in calo di 2,6 miliardi di euro rispetto al 30 giugno 2018 per il decremento della raccolta diretta.

In calo le inadempienze probabili, per effetto di cessioni e stralci, per un ammontare pari a 0,8 miliardi di euro nei primi 9 mesi. In corso la vendita fino ad un massimo di 3,3 miliardi di euro di sofferenze (leasing e small ticket) e già ricevute offerte vincolanti per 0,4 miliardi di euro per portafogli di inadempienze probabili.