Sorgente Sgr: fondi immobiliari per sviluppo e infrastrutture

Presidente Tamburini al forum Ambita a Grosseto

OTT 22, 2018 -

Roma, 22 ott. (askanews) – Professionisti del “costruito” e cittadini si sono incontrati al Forum Ambita – “Forum dell’Ambiente Costruito Italiano”, a Grosseto dal 19 al 21 ottobre. La manifestazione, alla sua prima edizione, ha avuto come tema “Ospitare il mondo”. Si è parlato dell’Italia, dove il patrimonio storico continua a occupare un ruolo centrale nella vita economica e sociale del paese, come dimora di innovative forme di attività economiche e umane al servizio del pianeta, di nuovi approcci urbanistici, architettonici, tecnologici e sociali per sostenerle.

Dove trovare le risorse per una sostenibile rigenerazione e salvaguardia dell’ambiente costruito, dai beni ambientali a quelli storico-culturali a quelli infrastrutturali? E’ stato partendo da questa domanda che il Presidente di Sorgente SGR, Gualtiero Tamburini, ha articolato il suo intervento nella giornata conclusiva di ieri. “Il patrimonio immobiliare gestito dalle circa 50 Sgr operative in Italia è di circa 50 miliardi su un valore del solo patrimonio residenziale nell’ordine dei 5 mila miliardi. Un solo centesimo del totale in peso percentuale; assai di meno se considerassimo l’intero stock di capitale costruito che include accanto alle abitazioni anche gli edifici non residenziali (uffici, alberghi, industria) anche le infrastrutture materiali.

Occorre quindi ampliare la capacità operativa degli investitori istituzionali attraverso Fondi e Sicaf a settori che per vari motivi non rientrano, se non marginalmente, nel loro raggio d’azione – ha continuato Tamburini – oggi limitato sostanzialmente a comparti del settore non residenziale fra cui, in primis, gli uffici. In particolare è enorme il fabbisogno di capitali da investire in progetti pubblico-privati e in infrastrutture e le caratteristiche di veicoli vigilati e trasparenti come i Fondi immobiliari bene si presterebbero per tali scopi.

All’estero i Fondi sono protagonisti nello sviluppo e nelle infrastrutture. E’ un vero spreco constatare che l’enorme massa di risparmio italiano non venga incentivata a dirigersi verso investimenti di sostegno allo sviluppo del Paese. Si può stimare che un semplice allineamento agli standard europei potrebbe determinare un raddoppio degli asset under management dell’industria italiana dei Fondi immobiliari nell’arco dei prossimi 5 anni”.