Anpal, Di Maio ridisegna governance: non ci sarà più un dg

Superamento del conflitto per doppio incarico in Anpal Servizi

OTT 17, 2018 -

Roma, 17 ott. (askanews) – La riforma dei centri per l’impiego (Cpi), che il vicepremier e ministro Luigi Di Maio ha presentato agli assessori regionali del Lavoro, andrà di pari passo alla nuova governance dell’Anpal decisa nell’ultima riunione del consiglio dei ministri. L’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro diventerà un centro di raccordo per i nuovi servizi destinati a chi è in cerca di un’occupazione.

A quanto apprende Askanews, l’idea di Di Maio, che su questa partita si sta avvalendo delle consulenze di Pasquale Tridico (docente di economia del lavoro all’Università Roma Tre) e Mimmo Parisi (professore di sociologia alla Mississippi State University), è quella di disegnare un’agenzia con un presidente, ma senza un direttore generale. Anpal Servizi (ex Italia Lavoro controllata da Anpal) dovrebbe invece essere guidata da un direttore generale che riferisce al presidente dell’agenzia nazionale in qualità di coordinatore delle attività.

Attualmente, alla guida di Anpal Servizi c’è un amministratore unico (Maurizio Del Conte) che è la stessa persona al vertice dell’Anpal. Nel dibattito pubblico questo doppio incarico di controllore e controllato ha fatto storcere il naso a molti. Nel progetto del Governo per la nuova agenzia questo problema sarà superato. Ne potrebbe tuttavia nascere un altro: Anpal Servizi è una Spa e, quindi, non è del tutto chiaro se possa essere guidata dal un dg. Il testo unico sulle società pubbliche dispone infatti che l’organo amministrativo delle società in controllo pubblico sia costituito da un amministratore unico oppure, se motivato, da un Cda. Anche il fatto di riferire al presidente dell’Anpal sembra in contrasto con le regole di funzionamento delle Spa, il cui eventuale direttore generale non può che riportare all’organo amministrativo della medesima società. Con il nuovo assetto è prevista la decadenza dell’attuale presidente, ma non degli altri due componenti del Cda.

Nel frattempo, la scadenza del mandato di Del Conte si avvicina (12 gennaio) e per il momento appare assai improbabile una sua riconferma. Il presidente dell’Anpal non sta partecipando al confronto tra Di Maio e le Regioni sulla riforma dei Cpi. A quanto pare, Del Conte, che pubblicamente ha espresso qualche perplessità su tempi e modalità per rafforzare i centri per l’impiego, elemento fondamentale secondo il Governo per far partire il reddito di cittadinanza, avrebbe un’interpretazione differente sulla scadenza del suo mandato. Il presidente dell’Anpal ritiene infatti che la sua esperienza si esaurisca a settembre del prossimo anno (mese del suo effettivo insediamento) e avrebbe inviato a Di Maio un parere legale in proposito.

Il dossier sulle nomine è comunque già sul tavolo del vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico. Tridico e Parisi sono di certo due possibili candidati a sostituire Del Conte, docente di diritto del Lavoro alla Bocconi. Nella rosa di nomi figurano però anche Gianni Bocchieri, direttore generale istruzione, formazione e lavoro della Regione Lombardia, e Massimo Ferlini, laureato in discipline economiche e sociali alla Bocconi ed ex consigliere di amministrazione di Italia Lavoro. In calo, invece, sono le quotazioni di Salvatore Pirrone, l’attuale direttore generale di Anpal che non sembra andare d’accordo con il suo presidente.