Istat: aumenta l’economia illegale, vale 16,7 miliardi

Incremento di 0,8 miliardi, pesa aumento traffico stupefacenti

OTT 12, 2018 -

Roma, 12 ott. (askanews) – Nel 2016, le attività illegali considerate nel sistema dei conti nazionali hanno generato un valore aggiunto pari a 16,7 miliardi di euro, con un incremento di 0,8 miliardi rispetto all’anno precedente. Lo ha reso noto l’Istat.

I consumi finali di beni e servizi illegali sono risultati pari a 19,9 miliardi di euro (+0,9 miliardi rispetto al 2015), che corrispondono all’1,9% del valore complessivo della spesa per consumi finali.

L’incremento complessivo è determinato dal traffico di stupefacenti il cui valore aggiunto sale nel 2016 a 12,6 miliardi di euro (con un aumento di 0,8 miliardi rispetto al 2015) mentre la spesa per consumo relativa all’acquisto di droghe illegali è pari a 15,3 miliardi di euro (contro i 14,3 miliardi dell’anno precedente). L’incremento registrato su entrambi gli aggregati è quasi interamente riferibile ad un aumento dei prezzi degli stupefacenti a fronte di una sostanziale stabilità dei volumi.

Per i servizi di prostituzione si stima un valore aggiunto pari a 3,7 miliardi di euro e consumi per 4,0 miliardi di euro, sostanzialmente invariati rispetto al 2015. Anche le attività di contrabbando di sigarette mantengono un livello analogo all’anno precedente, con un valore aggiunto pari a 0,4 miliardi di euro e un ammontare di consumi di 0,6 miliardi di euro.

L’indotto connesso alle attività illegali, principalmente riferibile al settore dei trasporti e del magazzinaggio, si è mantenuto costante, generando un valore aggiunto pari a circa 1,3 miliardi di euro.