Viaggi e turismo: gli acquisti digitali toccano i 14 miliardi

Osservatorio Polimi: l'online vale il 24% del mercato italiano

OTT 11, 2018 -

Milano, 11 ott. (askanews) – Il digitale traina la crescita del mercato dei viaggi in Italia: solo a livello di acquisti e prenotazioni il digitare toccherà i 14,2 miliardi di euro, pari al 24% del mercato complessivo, che si attesterà intorno ai 58,3 miliardi di euro. Ma mentre il digitale farà segnare una crescita annua del +8%, il mercato complessivo registrerà una crescita del 2%, e complessivamente la componente non digitale segnerà solo un modesto +1%. E’ quanto emerge dalle prime risultanze dell’ Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano.

Analizzando il transato che passa dai canali digitali, i trasporti si confermano la categoria principale (61%), seguiti da alloggi (29%) e pacchetti (10%).

Relativamente a strumenti e canali di vendita, il canale diretto rappresenta ancora il 71% (soprattutto per la forte incidenza delle prenotazioni dirette nei Trasporti), ma aumenta l’incidenza del transato derivante dai canali indiretti sul totale del mercato digitale: la quota di mercato delle OTA (Online Travel Agency) e dei vari siti aggregatori è pari al 29% (in crescita del 14% rispetto al 2017).

“La componente digitale del mercato cresce anche grazie agli attori ‘tradizionali’ della filiera, come molte strutture ricettive, alcune agenzie, specifici tour operator, alcuni servizi a supporto della mobilità, svariati servizi in destinazione – ferma Filippo Renga, drettore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo – Ad esempio, le prenotazioni dirette tramite canali digitali, sito, app, e così via, delle strutture ricettive crescono del 13% rispetto allo scorso anno e rappresentano l’11% del totale delle prenotazioni ricevute dalle strutture. Sempre sulla componente alloggio, l’incidenza della sharing economy supera ormai il 30%. I clienti richiedono però a tutti gli attori della filiera un’esperienza online sempre più fluida e personalizzata sulla quale l’offerta si trova spesso in ritardo. Emblematico è il dato del tasso di abbandono dei carrelli durante la visita a siti e aggregatori calcolato dal nostro Osservatorio eCommerce B2c: il 44% dei visitatori esce immediatamente dal portale; tra chi rimane, il 76% abbandona subito dopo la ricerca del prodotto o del servizio e solo l’1,6% perfeziona l’acquisto”.

Ponendo pari a 100 il numero delle prenotazioni nelle strutture avvenute nel 2018, in media 46 di queste vengono effettuate dal cliente finale direttamente, 20 tramite una email e 11 su sito, app e social network, mentre 36 tramite OTA o portali di Home sharing.

Il turista digitale italiano usa Internet in modo pervasivo, in modo particolare sulle attività “pre” e durante il viaggio:l’86% oggi utilizza la rete per prenotare e l’83% per cercare informazioni mentre un terzo dei viaggiatori condivide l’esperienza in rete al termine del viaggio (33%) o scrive una recensione (36%).

Si stima che dei 14,2 miliardi di euro di transato “digital” del settore viaggi, oggi l’82% provenga ancora da PC e tablet (+3% sul 2017), ma è lo smartphone a fare segnare un tasso di crescita più interessante (+46%) sui 12 mesi. Le potenzialità del Mobile però non si fermano qui: l’86% dei Turisti digitali usa almeno un’app durante il viaggio creando nuove opportunità di engagement.

“Di fronte a un funnel digitale sempre più ‘veloce’- conclude Eleonora Lorenzini, direttrice dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano – l’utilizzo dei big data e dell’intelligenza artificiale è diventato cruciale per proporre contenuti sempre più mirati e i chatbot possono contribuire a rafforzare la relazione nelle diverse fasi del journey. Ed ora si affaccia anche la blockchain, che cambia anche il ruolo tra gli attori. D’altra parte il contatto personale rimane un fattore cruciale nell’esperienza Travel e il 21% dei turisti digitali si reca sempre in agenzia, considerata più sicura come qualità degli operatori e come possibilità di ricevere assistenza durante il viaggio. Anche per i canali “fisici” è quindi importante garantire un’esperienza sempre più fluida, ad esempio rimuovendo qualsiasi forma di ‘barriera’ (anche psicologica) all’ingresso in agenzia e utilizzando gli strumenti digitali per garantire assistenza e sicurezza. Si sta affermando una fortissima commistione tra online e offline, che sta discriminando tra chi continuerà ad avere un ruolo nel settore”.

L’edizione 2018 dell’Osservatorio è realizzata con il supporto di Alidays Travel Experiences, Allianz Global Assistance, CartOrange, Costa Crociere, eDreams ODIGEO, Europcar Italia, Gattinoni Travel Network, Intesa Sanpaolo, Livehelp, TTG Travel Experience – Italian Exhibition Group; Alpitour World, Carlson Wagonlit Travel, Lufthansa Group, Robintur Travel Group, Rydoo; Amadeus Italia, Best Western Hotels & Resorts, Creativa, PayPal, Valica; con il patrocinio di ADACI – Associazione Italiana Acquisti e Supply Management, ANESV-Federturismo, Associazione Startup Turismo, Assoturismo-Confesercenti, FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi, Fondazione ITS del Turismo e dell’Ospitalità – IATH Academy e Travel for business.