“Bocciatura” per il Def dall’Upb, domani la replica di Tria

L'Ufficio parlamentare di bilancio: non valida la previsione sul Pil 2019

OTT 9, 2018 -

Roma, 9 ott. (askanews) – L’Ufficio Parlamentare di Bilancio non ha validato la previsione sul Pil del 2019 contenuta nella nota di aggiornamento del Def giudicandola “eccessivamente ottimistica”. E il ministro dell’economia Giovanni Tria tornerà domani in audizione davanti alle commissioni bilancio di Camera e Senato per replicare ai rilievi dell’Upb alle previsioni macroeconomiche contenute nella nota di aggiornamento del Def.

La richiesta di nuova audizione è stata formalizzata dalle opposizioni delle Commissioni congiunte, dopo che fonti del governo avevano fatto sapere che il ministro era pronto a essere riascoltato.

Quanto alla “bocciatura”, l’UPB ritiene che “non sia possibile validare le previsioni macroeconomiche relative al 2019 contenute nel quadro programmatico della NADEF 2018” ha detto il presidente Giuseppe Pisauro nel corso di un’audizione al Parlamento “giudicando che i significativi e diffusi disallineamenti relativi alle principali variabili del quadro programmatico – rispetto alle stime elaborate dal panel dei previsori – rendono eccessivamente ottimistica la previsione di crescita sia del PIL reale (1,5 per cento) sia di quello nominale (più 3,1 per cento nel 2019), variabile quest’ultima cruciale per la dinamica degli aggregati di finanza pubblica”. L’Upb segnala poi come ci siano “forti rischi al ribasso cui sono soggette le previsioni per il 2019” per alcuni fattori.

In particolare, ha spiegato Pisauro, per “le deboli tendenze congiunturali di breve termine, che rendono poco realistiche forti trend al rialzo rispetto allo scenario tendenziale del prossimo anno” e per “la possibilità che nelle attese degli operatori di mercato lo stimolo di domanda ingenerato dall’espansione dell’indebitamento venga limitato dal contestuale aumento delle turbolenze finanziarie”. Secondo l’Ufficio Parlamentare di bilancio infine, “disallineamenti rispetto alle stime del panel UPB e fattori di incertezza sulla crescita reale riguardano anche il biennio 2020-2021, periodo al di fuori dell’orizzonte di validazione”.

Fgl/Mau