Ecco la piattaforma delle banche italiane su pagamenti digitali

Cbi Global, consente di interagire con terze parti autorizzate

SET 25, 2018 -

Roma, 25 set. (askanews) – Le banche italiane hanno risposto alla sfida della direttiva europea sui pagamenti digitali, lanciando un consorzio che gestirà una piattaforma unica per interagire con le terze parti, che verranno autorizzate dai clienti all’accesso ai dati e a effettuare operazioni. Battezzata Cbi Globe – Global Open Banking Ecosystems- l’iniziativa è stata presentata oggi a Roma con una conferenza stampa assieme a Nexi, il partner operativo, a cui hanno partecipato il direttore generale della Banca d’Italia, Salvatore Rossi, e il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, già presidente del Cbi nella fase di nascita.

Tradotto in termini pratici, quando questa direttiva (Psd2) sarà pienamente in vigore, terze parti come potrebbero essere Google Pay o Apple Pay, o Paypal o sistemi simili, oppure giganti come Amazon, invece di operare tramite carte di credito, potranno anche scegliere di accreditarsi su questa piattaforma e operare con addebiti sui conti bancari dei clienti dai quali saranno state autorizzate. Oppure le assicurazioni potranno sfruttare la piattaforma per i pagamenti online dell’Rc auto: il ventaglio di possibilità è molto ampio. Di fatto la direttiva europea obbligherà le banche, dal settembre del 2019, a fornire i dati a terze parti (accreditate) autorizzate dal cliente.

Cbi Global offre alle banche consorziate – hanno aderito in 439, tra cui i maggiori gruppi del Paese – una piattaforma unificata con cui interagire con queste molteplici terze parti. Non solo, le banche potranno diventare esse stesse terze parti che offriranno nuovi servizi ai clienti, tramite tecnologie digitali, ovviamente principalmente servizi legati al risparmio e alla finanza, ma non per forza solo quelli.

Caso unico in Europa, poi, su Cbi opererà una vigilanza ad hoc della Banca D’Italia. “Questa iniziativa andrà a beneficio di tutti e la salutiamo con favore”, ha affermato il Dg Salvatore Rossi. “I soggetti terzi devono essere a loro volta vigilati mentre al momento c’è una giungla, per questo serviva una piattaforma di dialogo. Ed è un nuovo mercato anche per le banche, mentre si garantirà la privacy dei clienti e si opererà in un quadro legislativo che vincola tutti”.