Commercio estero, Istat: export extra Ue +3,6% ad agosto

In calo l'import, -0,7%. Surplus commerciale scende su base annua

SET 25, 2018 -

Roma, 25 set. (askanews) – Ad agosto 2018 si stima, per i flussi commerciali da e verso i paesi extra Ue, un aumento congiunturale per le esportazioni (+3,6%) e un calo per le importazioni (-0,7%). Lo ha comunicato l’Istat.

L’incremento congiunturale delle esportazioni è esteso a tutti i raggruppamenti principali di industrie. L’energia (+32,9%) e i beni intermedi (+4,9%) registrano un aumento molto marcato. Dal lato dell’import, la flessione è intensa per i beni strumentali (-4,5%) e i beni di consumo durevoli (-3,5%). Gli acquisti di beni intermedi (+2,3%) sono invece in aumento.

Nell’ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue risulta positiva (+2,8%), trainata dal marcato aumento dell’energia (+7,9%) e dei beni intermedi (+4,2%).

Nello stesso periodo, anche le importazioni registrano una crescita congiunturale (+4,7%), determinata soprattutto dall’energia (+9,8%) e dai beni strumentali (+4,4%).

Ad agosto 2018, le esportazioni sono in aumento anche su base annua (+4,5%). La crescita è molto sostenuta per l’energia (+25,6%) e rilevante per i beni intermedi (+5,9%) e i beni di consumo non durevoli (+5,0%). Le importazioni registrano un forte aumento tendenziale (+12,4%) determinato principalmente dall’energia (+31,7%), dai beni strumentali (+10,2%) e dai beni intermedi (+7,4%).

Il surplus commerciale ad agosto 2018 è stimato pari a +1.749 milioni, in diminuzione rispetto a +2.527 milioni di agosto 2017. Da inizio anno aumenta l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da +42.443 milioni per il 2017 a +44.267 milioni per il 2018).

Ancora con riguardo al confronto tendenziale, ad agosto 2018 l’export verso gli Stati Uniti (+13,0%), India (+11,1%) e Giappone (+8,6%) è in forte aumento. In flessione le vendite di beni verso il Medio Oriente (-14,6%), la Turchia (-13,1%) e i paesi Mercosur (-6,4%).

Gli acquisti da paesi OPEC (+34,9%), India (+25,3%), Medio Oriente (+24,7%) e paesi ASEAN (+19,2%) registrano incrementi tendenziali molto più ampi della media delle importazioni, mentre sono in diminuzione quelli dal Giappone (-11,2%).