I 4 scenari di Ubs su cosa accadrà sui mercati dopo il Bilancio

Ampia forchetta previsionale su spread e consigli sull'azionario

SET 22, 2018 -

Roma, 22 set. (askanews) – E’ ancora difficile valutare le prospettive dell’Italia sui mercati, data la persistente “limitata visibilità” su quelle che saranno le concrete scelte politiche inserite nella manovra. Per questo gli economisti di Ubs, in uno studio intitolato “Aspettando il Bilancio” hanno elaborato 4 scenari possibili, con relative previsioni sugli effetti che avrebbero sui titoli di Stato. “Mentre il governo fronteggia sfide crescenti, resta difficile valutarne le durata e lo scenario di elezioni anticipate nel 2019 rimane credibile”, affermano dalla banca elvetica citando le ricostruzioni di stampa.

Il primo scenario di bilancio dei tecnici di Ubs prevede misure espansive molto limitate con un deficit sotto il 2 per cento del Pil. Il secondo una espansione “moderata” con un deficit entro il 2,5% del Pil, il terzo un disavanzo che si fermerebbe appena sotto il 3 per cento e la promessa di fare altro negli anni successivi. L’ultimo scenario, il quarto, prevede di sforare ampiamente il 3 per cento.

Gli economisti di Ubs non si spingono ad indicare quale sia l’ipotesi più probabile ma notano come “le notizie più recenti indicano una moderazione del governo e una attenuazione” sui Btp, che ha riportato lo spread, il differenziale dei rendimenti rispetto ai Bund della Germania attorno a quota 220 punti base. Secondo lo studio con i primi due scenari lo spread sui Btp a 10 anni potrebbe calare di altri 25 fino a 70 punti base. Con il terzo scenario lo spread invece risalirebbe fino a mettere alla prova i massimi toccati nel corso dell’Estate.

Il quarto scenario, quello di una espansione di bilancio aggressiva e incurante delle regole europee è più difficile da valutare nelle sue conseguenze. Ad ogni modo “potrebbe spingere gli spread sopra i massimi toccati a fine maggio (sopra i 300 punti base) e provocare una marcata inversione dei tassi”.

Quanto all’azionario, i margini di rialzo della Borsa di Milano rimarranno esigui fino a quando il quadro dei conti non sarà più chiaro. “I netti cali segnati a partire da maggio suggeriscono che il mercato abbia già prezzato un esito relativamente negativo”. Ma vi sono ulteriori rischi con gli scenari 3 e 4. Data l’attuale incertezza gli economisti di Ubs suggeriscono di scegliere titoli italiani poco esposti al mercato domestico (indicano Eni, Luxottica, Saipem e Moncler).