Manovra, altolà della Cgia Mestre:_no a baratto Iva-Irpef

Gli artigiani mestrini bocciano la misura allo studio

SET 20, 2018 -

Roma, 20 set. (askanews) – No all’incremento dell’Iva, anche se in forma selettiva, in cambio di meno Irpef. L’altolà arriva dalla Cgia di Mestre che esprime la sua netta contrarietà a questa ipotesi che pare stia prendendo forma tra i tecnici del ministero dell’Economia.

Gli artigiani mestrini ricordano che, nell’ipotesi peggiore, se non verranno recuperati entro la fine di quest’anno 12,4 miliardi di euro, l’aliquota ordinaria passerà dal 22 al 24,2 per cento, mentre quella ridotta dal 10 salirà all’11,5 per cento.

Per il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia, Paolo Zabeo “bisogna assolutamente evitare l’aumento dell’Iva, anche in forma selettiva. E non è nemmeno accettabile il baratto meno Iva più Irpef. Ricordo che da un eventuale scambio di questo genere, i 10 milioni di contribuenti Irpef che rientrano nella no tax area, che sono costituiti in particolar modo da pensionati al minimo, non avrebbero alcun vantaggio. Così come i disoccupati e le persone in gravi difficoltà economiche. Non pagando l’Irpef non beneficerebbero di alcuna riduzione di imposta, per contro, invece, si ritroverebbero pagare più Iva”.