Cosa dice l’Ocse al governo su pensioni e Reddito di cittadinanza

Messaggio chiave è non disfare riforme e rispettare regole conti

SET 20, 2018 -

Roma, 20 set. (askanews) – L’Italia non smantelli le riforme già fatte e mantenga la disciplina sui conti pubblici, rispettando le regole europee. Questo il messaggio, “ritengo molto semplice”, che la nuova capo economista dell’Ocse, Laurence Boone, ha voluto rivolgere alla Penisola in occasione della conferenza stampa esplicativa sull’aggiornamento di interim dell’Economic Outlook. Uno studio che contiene ritocchi al ribasso sulle previsioni di crescita sia su scala globale (+3,7% in 2018 e 2019), sia per l’Italia sul 2018, 0,2 punti i meno all’1,2 per cento, mentre l’attesa di crescita sul 2019 è stata confermata all’1,1 per cento.

Il tema portante è evitare di compromettere la fiducia di imprese e mercati. Ma poi l’economista francese, già consigliera di Francois Hollande all’Eliseo, è stata anche più specifica su due capitoli chiave: pensioni e Reddito di cittadinanza. In Italia “è importante non disfare la riforma Fornero”, ha detto, fornendo tre motivi. Primo, “si sa” che l’abbassamento dell’età pensionabile “non crea più lavoro”; secondo “è iniquo dal un punto di vista intergenerazionale” e, terzo, “nella fase di incertezza in cui siamo c’è una tendenza a risparmiare e non è detto che una misura simile aiuterebbe i consumi”.

Sul Reddito di cittadinanza l’Ocse raccomanda all’Italia di evitare misure universalistiche ma puntare piuttosto a u intervento “ben mirato” sui più bisognosi. “Un reddito universale potrebbe andare a tutti e sarebbe molto più caro, e si riesce poco a mirare bene i destinatari”, ha affermato la capo economista dell’Ocse. “Oggi mi sembra importante mirare bene le persone più toccate dalla crisi e fornire bene degli incentivi al lavoro e quindi – ha aggiunto – serve un livello di reddito che lasci un divario rispetto al reddito da lavoro”.

L’Italia è stato il Paese su cui si sono maggiormente concentrate le domande nella conferenza stampa. In generale “è difficile commentare un Bilancio che non è ancora pubblicato”, ha proseguito la Boone. “La nostra prima raccomandazione è che bisogna assolutamente mantenere la fiducia, sia delle imprese mantenendo le molte riforme fatte dal governo precedente, come l’Industria 4.0, sia la fiducia sulla sostenibilità del debito pubblico italiano, dopo che l’Italia ha fatto sforzi straordinari è importante che continui a rispettare le regole Ue sui conti”.

“La seconda raccomandazione – ha detto ancora Boone – è l’importanza degli investimenti pubblici. Quindi il nostro messaggio è da un lato di non disfare le riforme giuste fatte e dall’altro di dirigere le spese verso gli investimenti pubblici produttivi che fanno la crescita di domani, come l’educazione, le infrastrutture e il digitale”. Più in generale l’Ocse ritiene “non appropriate” le politiche di bilancio procicliche “quando i debiti sono elevati e le misure puntano a rafforzare i consumi che sono già veloci. Non pensiamo che siano appropriate – ha spiegato – perché stiamo usando margini di bilancio che potrebbero servire in seguito”.

Guardando alla congiuntura, secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico “in Italia è probabile una crescita più moderata – si legge nello studio – con l’incertezza che grava sulle scelte di politica, il rialzo dei tassi di interesse e il rallentamento della creazione di posti di lavoro che frena la spesa delle famiglie”.