Carige, assemblea si è aperta con scontro su presidenza

Presente il 64,036 del capitale, 58,64% a netto quota congelata ai pattisti

SET 20, 2018 -

Genova, 20 set. (askanews) – Ha preso il via con uno scontro sulla presidenza uscente e sulla presidenza dell’assemblea la riunione dei soci di Banca Carige. Scontro risolto con una votazione assembleare che ha avvallato l’attribuzione della presidenza dell’assemblea a Giulio Gallazzi, che guida peraltro la lista per il cda presentata da alcuni fondi. L’assemblea si era aperta con un intervento del presidente del collegio sindacale che ha ricevuto, due giorni fa, una comunicazione da Malacalza Investimenti su “fatti che riteneva criticabili”, fra cui la nomina a presidente della banca di Giulio Gallazzi e sul patto fra Raffaele Mincione, Gabriele Volpi e Aldo Spinelli. Il collegio sindacale ha ritenuto che la nomina di Gallazzi alla presidenza di Carige è avvenuta seguendo le norme di legge, mentre lo statuto precisa che non necessariamente è anche il presidente dell’assemblea. Riguardo alla possibilità di voto dei pattisti guidati da Raffaele Mincione, invece, il collegio sindacale ha reputato che il presidente dell’assemblea debba attenersi a quanto disposto da Bankitalia e dal Tribunale di Genova, ovvero che la lista presentata per il cda è valida, i soci del patto in possono votare solo fino al 9,99%.

Polemiche anche sulla scelta del notaio milanese Filippo Zabban, in quanto non abilitato a redigere il verbale assembleare con atto pubblico ma solo con atto privato. Anche qui, l’assemblea ha votato per mantenere Zabban.

In assemblea, secondo quanto riportato dal presidente Gallazzi, è rappresentato il 64,036% del capitale “al lordo” della quota del 5% circa congelata ai pattisti. Al netto di questa quota, il capitale abilitato a vogtare in assemblea è pari complessivamente al 58,64%.

“Mi auguro – ha affermato Gallazzi – che questa sia un’assemblea costruttiva e che sia possibile esprimersi e contribuire a una decisione di importanza capitale per la banca”. Oggi sul piatto c’è l’azzeramento del cda in carica e la nomina di un nuovo board. A sfidarsi, i pattisti guidati da Mincione da una parte e il principale azionista della banca, Malacalza Investimenti.