Anpal, Di Maio studia il dopo Del Conte. Scatta il toto nomine

Tridico e Bocchieri nella rosa per la presidenza dell'agenzia

SET 20, 2018 -

Roma, 20 set. (askanews) – La partita delle nomine governative va avanti senza soste e con un preciso obiettivo: tutti gli uomini vicini a Matteo Renzi saranno sostituiti, chi prima e chi a fine mandato. Non dovrebbe fare eccezione la presidenza dell’Anpal, l’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro.

Il mandato di Maurizio Del Conte scadrà il 12 gennaio e, allo stato, sembra difficile una sua riconferma. Professore di diritto del Lavoro alla Bocconi, Del Conte è stato tra gli autori del Jobs act, la riforma del mercato del lavoro che il vicepremier e ministro Luigi Di Maio sta cercando di smontare pezzo dopo pezzo. Il responsabile dei dicasteri del Lavoro e dello Sviluppo economico non ha ancora messo mano al dossier sulle politiche attive. I nomi dei possibili successori di Del Conte all’Anpal cominciano però a circolare.

Il primo è quello di Pasquale Tridico, il docente di Economia del lavoro all’università Roma Tre indicato da Di Maio come ministro del Welfare nel caso in cui il Movimento 5 Stelle avesse raggiunto da solo, col voto del 4 marzo, la maggioranza dei parlamentari tale da formare un Governo monocolore. Un altro candidato a occupare quella poltrona sarebbe Salvatore Pirrone, attuale direttore generale dell’agenzia.

All’Anpal raccontano di frizioni tra Pirrone e il suo presidente Del Conte, iniziate tempo fa e culminate pochi giorni orsono con la vicenda della circolare diretta a tutti i centri per l’impiego (Cpi) e volta a consentire ai migranti l’ottenimento delle misure di politica attiva del lavoro. Tra queste la dote di circa 6mila euro per migrante prevista da un progetto di Anpal Servizi (ex Italia Lavoro) e finanziato per circa 30 milioni di euro. La circolare, congelata per vizi formali, avrebbe in realtà creato tensioni con il titolare del Viminale, Matteo Salvini.

Nella rosa di nomi figurano anche Massimo Ferlini, laureato in discipline economiche e sociali alla Bocconi ed ex consigliere di amministrazione di Italia Lavoro; e Gianni Bocchieri, direttore generale istruzione, formazione e lavoro della Regione Lombardia, personalità molto apprezzata dagli stessi Di Maio e Del Conte. Nel Cda dell’Anpal ci sono oltre a Del Conte anche Bruno Busacca, ex capo della segreteria tecnica dell’ex ministro Giuliano Poletti, e Giovanna Pentenero (Pd), assessore del Lavoro della Regione Piemonte.

Il lavoro dell’attuale presidente dell’agenzia comunque prosegue. Nelle settimane scorse tra Di Maio e Del Conte c’è stato uno scambio di idee sui Cpi, il cui potenziamento è ritenuto dal ministro il principale requisito per poter poi realizzare il reddito di cittadinanza. Sull’organizzazione dei Cpi nel triennio 2015-2017 Anpal Servizi ha speso circa 52 milioni di euro. Ma ancora non basta. In Italia si spendono infatti 750 milioni di euro l’anno per meno di 8mila dipendenti dei centri per l’impiego. In Germania la spesa arriva fino a 11 miliardi per 110mila addetti, mentre in Francia l’investimento è pari a 5,5 miliardi per 50mila addetti.

Una delle note dolenti dell’attività dell’Anpal riguarda tuttavia l’assegno di ricollocazione, lo strumento rivolto ai disoccupati in Naspi che consente di beneficiare di un voucher, spendibile nei Cpi o nelle agenzie accreditate, finalizzato alla ricerca di un lavoro. Un flop per i sindacati, visto che fino a oggi vi hanno aderito in pochissimi. Alcune centinaia, ha ammesso lo stesso Del Conte che propone di riformarlo. A questo vanno aggiunti temi come l’alternanza scuola-lavoro che il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, vorrebbe ridimensionare; il lavoro precario in Anpal Servizi (sul piano di stabilizzazioni si sono però accesi i riflettori della Corte dei conti); e la perdita nell’ultimo bilancio di Anpal Servizi, per la prima volta dalla sua costituzione, di oltre mezzo milione di euro.