La Grecia volta pagina: concluso programma assistenza Ue

Ma esperti avvertono, le sfide per il Paese non sono finite

AGO 20, 2018 -

Roma, 20 ago. (askanews) – La Grecia volta pagina dopo otto anni di tagli alla spesa e tre salvataggi internazionali, anche se secondo gli esperti le sfide economiche per il Paese sono lungi dall’essere concluse. “La conclusione del programma di sostegno alla stabilità segna un momento importante per la Grecia e l’Europa”, ha detto il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, salutando “un nuovo capitolo” nella “storia del paese” del paese.

L’Unione europea, la Banca centrale europea e il Fondo monetario internazionale hanno erogato prestiti alla Grecia indebitata per un totale di 289 miliardi di euro in tre programmi successivi nel 2010, nel 2012 e nel 2015.

Le riforme economiche richieste dai creditori come contropartita hanno messo il Paese in ginocchio, con un quarto del suo prodotto interno lordo (PIL) che si è evaporato in otto anni e la disoccupazione che ha raggiunto il 27%.

Ma ora la Grecia è tornata alla crescita, il suo ampio deficit pubblico è stato trasformato in un solido avanzo di bilancio – al lordo degli interessi pagati sul debito – mentre il tasso di disoccupazione è sceso al di sotto del 20%. “Per la prima volta dall’inizio del 2010 la Grecia può cavarsela da sola”, ha aggiunto Mario Centeno, che presiede l’Eurogruppo, l’organo composto dai ministri delle finanze dell’eurozona e che ha monitorato le operazioni di salvataggio. “Ciò è stato possibile grazie allo straordinario sforzo del popolo greco, alla buona cooperazione con l’attuale governo greco e al sostegno dei partner europei attraverso prestiti e sgravi del debito. Ci è voluto molto più tempo del previsto ma credo che ci siamo”, ha detto Centeno.

Il primo riscontro del mercato allauscita di Atene dal programma di assistenza Ue è stato positivo, con l’indice generale della borsa di Atene che nel primo pomeriggio evidenziava un rialzo attorno all’1%.

Anche il governo di sinistra, ai ferri corti con i creditori solo tre anni fa, ha salutato la mossa come una svolta. “L’economia, la società e il paese nel suo insieme stanno ora entrando in una nuova fase”, ha detto il portavoce del governo Dimitris Tzanakopoulos ai media greci, aggiungendo che il primo ministro Alexis Tsipras terrà un discorso televisivo martedì.

Le famiglie greche, tuttavia, continuano a sentire gli effetti di un’austerità impopolare e dannosa. “La Grecia ha molti fiumi da attraversare”, si legge nella prima pagina di lunedì dell’edizione inglese del quotidiano Kathimerini, avvertendo che il Paese emerge dal salvataggio “con un’economia rimpicciolità e molto vulnerabile alle turbolenze del mercato”.

Il commissario per gli affari economici dell’UE, Pierre Moscovici, ha anche ammonito che “la realtà sul terreno rimane difficile”, ma ha comunque definito “storica” l’uscita del salvataggio. “La Grecia – ha detto Moscovici – alla stazione radio francese France Inter – sarà in grado di finanziarsi sui mercati (finanziari) e di definire le proprie politiche economiche per tutto il tempo seguendo le riforme ovviamente”.

Il governatore della banca centrale Yannis Stournaras ha avvertito durante il fine settimana che se la Grecia dovesse tornare indietro “su ciò che abbiamo concordato, ora o in futuro, i mercati ci abbandoneranno e non saremo in grado di rifinanziare prestiti in scadenza con debito sostenibile”. Ha inoltre espresso preoccupazione per il fatto che “in caso di forti turbolenze internazionali, sia nell’Italia vicina che in Turchia o nell’economia globale, dovremo affrontare difficoltà nel battere i mercati”. (con fonte Afp)