Gamenet “compra” Goldbet: nasce primo polo del betting italiano

Angelozzi (ad Gamenet) "Operazione di rilevanza europea"

LUG 24, 2018 -

Roma, 24 lug. (askanews) – Il primo polo dell’industria del betting italiano, con oltre 770 dipendenti, più di 1.700 punti vendita specializzati e una quota di mercato complessiva nel segmento betting pari a circa il 18%. È questo – secondo quanto riferisce Agimeg – il risultato dell’acquisizione del 100% di Goldbet S.r.l. da parte di Gamenet Group S.p.A., società quotata sul segmento STAR del Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana, tramite la controllata Gamenet S.p.A. A darne notizia è un comunicato ufficiale diffuso oggi dal Gruppo. Quello che si verrà a configurare sarà un operatore “di rilevanza europea”, come l’ha definito Guglielmo Angelozzi, Amministratore delegato di Gamenet Group, capace di rispondere alle numerose istanze politiche e sociali che chiedono una maggior concentrazione del mercato del gioco, con operatori solidi e capaci di garantire sempre più elevati standard di sicurezza, affidabilità e tutela dei giocatori, e che hanno già spinto altre aziende del settore a compiere operazioni analoghe. La fusione tra Gamenet Group e Goldbet, aziende che già da sole detengono importanti quote di mercato nel comparto del betting italiano, sia fisico sia online, è un’operazione strategica che rappresenta, nelle parole di Angelozzi, “un ulteriore, significativo salto dimensionale” per il Gruppo, dopo la già importante integrazione con il ramo italiano del Gruppo Intralot, avviata nel 2016 e completata con successo nel corso di quest’anno. Con l’acquisizione di Goldbet, il Gruppo Gamenet potrà infatti imprimere una ancor più forte accelerazione al processo di diversificazione del proprio portafoglio prodotti, confermando e rafforzando ulteriormente la propria posizione di leadership nel settore dei giochi in multi-concessione e in particolare nel segmento del betting. Grazie ai quasi 1.000 negozi e corner a marchio Goldbet, che vanno ad aggiungersi agli oltre 750 punti della rete Intralot, ha sottolineato Angelozzi, il Gruppo “deterrà il più grande network di retail sports betting del Paese, con oltre 1.700 punti vendita, acquisendo una presenza ancor più rilevante nel segmento online”.

Il “nuovo” Gruppo Gamenet, si legge nel comunicato che annuncia l’acquisizione, sarà dunque il primo operatore di betting in Italia, con una quota di mercato complessiva nel segmento pari a circa il 18% (21% nelle scommesse sportive su rete fisica, 7% nell’online betting e 33% nel virtual betting). Numeri che porteranno il Gruppo Gamenet a staccare di diverse lunghezze gli altri operatori: da Snaitech, che a giugno si è fermata al 14,9% della quota di mercato sulla spesa complessiva per le scommesse, ad Eurobet con il 12%, fino a Lottomatica e Sisal, entrambe con poco più del 10%. “A poco più di 6 mesi dalla quotazione in Borsa sul segmento STAR – ha proseguito l’AD del Gruppo – ci prepariamo a completare una importante operazione che rafforza ulteriormente la nostra leadership in Italia e ci trasforma in un operatore di rilevanza europea, determinato a cogliere tutte le future opportunità di crescita, forti delle competenze e della passione delle nostre 770 persone”. Proprio le persone rappresentano un’ulteriore, determinante leva strategica del Gruppo, che non potrà che trarre beneficio dall’ingresso delle risorse provenienti da Golbet: giovani professionisti volenterosi che aggiungeranno valore all’azienda con il proprio lavoro e la propria esperienza. Il closing, riporta ancora il comunicato del Gruppo, è previsto tra la fine del terzo e il quarto trimestre 2018 e l’acquisizione, del valore di 265 milioni di euro sarà finanziata mediante ricorso all’indebitamento.

L’operazione, tuttavia, consentirà significative sinergie di costo che, a regime, sono stimate su base annuale in circa Euro 12-15 milioni, e anche rilevanti sinergie a livello di ricavi, in particolare sul virtual betting. Allo stesso modo, la fusione con Goldbet consentirà al Gruppo di migliorare nettamente la propria profittabilità tanto a livello di Ebitda, quanto di Ebit e di Utile Netto. GoldBet ha infatti chiuso l’esercizio 2017 con un Ebitda pari a 40 milioni di euro, un Ebit 34 milioni, un Utile netto pari a 23 milioni, e stima un Ebitda per il periodo di 12 mesi chiuso al 30 giugno 2018 di circa 50 milioni. Una “dote”, che va a sommarsi ai già ottimi risultati registrati dal Gruppo Gamenet, che rappresenta oggi uno dei leader più solidi del mercato italiano del gioco pubblico, con ricavi pari a 624 milioni e un Ebitda pari a 82 milioni al 31 dicembre 2017.