Un Ceo su due ottimista sulle prospettive economiche

International Business Report di Grant Thornton in 36 Paesi

LUG 17, 2018 -

Milano, 17 lug. (askanews) – Continua, anche se con minor forza, l’ottimismo generale delle imprese a livello mondiale per un Ceo su due che, nel secondo trimestre 2018, si dichiara “ottimista” nel 54% dei casi (gli ottimisti erano il 61% del campione nel trimestre precedente); inoltre i capi azienda si aspettano ricavi in crescita nel 59% dei casi (contro il 57% precedente) . E’ quanto emerge dall’International Business Report di Grant Thornton, l’indagine condotta tra 2.500 Ceo di 36 nazioni durante il secondo trimestre di quest’anno.

A fronte della tendenza generale vanno però sottolineati gli atteggiamenti divergenti a seconda delle aree geografiche di attività: in Cina le aspettative di crescita salgono del 14%, raccogliendo il consenso per del 79% degli intervistati; mentre negli Usa e nella UE le aspettative diminuiscono rispettivamente del 11% per il 78% degli intervistati; e del 14% sul 46% del campione.

A livello di singole nazioni, per gli imprenditori italiani il consenso si dimezza, passando dal 30% al 16% degli intervistati, per la Francia da 75% a 38%, in UK da 31% a 17% per le incertezze legate agli impatti negativi attesi post Brexit; Tiene invece la Germania dove il consenso passa dall’80% al 74%. “Le preoccupazioni sull’andamento dell’economia europea sono legate alle incertezze sul futuro degli accordi e sviluppo della UE in relazione alla crescita di consenso sociale nelle politiche economiche interne di alcune nazioni, come Italia, Inghilterra, Germania, Ungheria, Austria – afferma Sandro Gherardini, managing partner di Ria Grant Thornton. Le attese dei business leader sono meno favorevoli riguardo all’economic outlook, nonostante le aspettative di incremento per i ricavi nel breve periodo. Una parte degli economisti sono propensi a pensare che l’attuale ciclo economico di sviluppo abbiamo ormai raggiunto il suo picco e sia in fase di esaurimento. L’industria a livello mondiale dovrà sempre più confrontarsi con gli impatti mai così negativi prodotti sull’ambiente, sui cambiamenti climatici, sui modelli di consumo e al tempo stesso di scarsità di cibo in relazione alla crescita delle popolazioni che secondo le Nazioni Unite potrebbe raggiungere i 9 miliardi di persone entro il 2050. Gli accordi di Parigi del 2015 hanno segnato una linea storica e definito gli obiettivi di sviluppo sostenibile che tutte le nazioni assieme dovranno raggiungere entro il 2030”.

Per quanto riguarda le attese di crescita del busines, negli Stati Uniti gli ottimisti salgono al 76% degli intervistati mentre in Cina al 62%. Riguardo gli altri indicatori a livello mondiale: occupazione viene vista in aumento per 35% del campione (rispetto al 36%), e la profittabilità al 48%, in crescita di due punti percentuali.

Un manager su 5 si augura un incremento degli investimenti delle aziende in ricerca e sviluppo mentre uno su due in tecnologia. Un valore di consenso stabile negli ultimi due anni di analisi. (nella foto: Sandro Gherardini, managing partner di Ria Grant Thornton)