Montepulciano d’Abruzzo Doc, 50 anni di successi

In Italia e nel Mondo, con 100 mln bottiglie prodotte ogni anno

LUG 16, 2018 -

Roma, 16 lug. (askanews) – Il Montepulciano d’Abruzzo, tra i vini più diffusi in Italia e nel mondo, celebra il cinquantesimo anniversario dalla sua denominazione. Sono ben 100 milioni le bottiglie prodotte ogni anno che collocano l’importante vino abruzzese tra i primi vini Doc fermi del nostro Paese.

Anche il 2017 ha visto l’export del Montepulciano d’Abruzzo in crescita: +13% rispetto all’anno precedente. Un continuo successo che vede premiato, in particolare, l’orientamento delle aziende vinicole nazionali verso i mercati internazionali, principalmente quelli americani (Usa e Canada innanzitutto), tedeschi e inglesi.

I 50 anni del Montepulciano d’Abruzzo, sanciscono il suo prestigioso valore all’interno del panorama produttivo italiano e lo collocano, definitivamente, tra i grandi rossi italiani come un vino poliedrico, in grado di assecondare il territorio da cui proviene. Oggi l’Abruzzo è la quinta regione in Italia per la produzione di vino con oltre 3,2 milioni di ettolitri all’anno. In occasione dell’anniversario dall’istituzione della Doc del Montepulciano d’Abruzzo, il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo ha messo in cantiere un fitto programma di eventi su scala internazionale per valorizzare, ulteriormente, la qualità di questo vino.

“Gli obiettivi del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo per il 2018 sono ambiziosi, afferma il Presidente Valentino Di Campli, vogliamo cogliere l’opportunità del cinquantesimo per accrescere la percezione dei vini abruzzesi come prodotto di grande qualità, non solo con numerose attività di promozione, ma anche attraverso maggiori controlli sulle aziende a tutela del marchio. Per questo, aggiunge, il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo adotterà, a partire da dicembre, anche il contrassegno dello Stato italiano per la Doc del Montepulciano d’Abruzzo. La Regione, conclude Di Campli, completa così l’importante azione di controllo delle produzioni attuata dall’organismo di certificazione”.