Confcommercio stima crescita nulla nel II trim, rischio frenata

E "calma piatta" a luglio, secondo il rapporto sulla congiuntura

LUG 12, 2018 -

Roma, 12 lug. (askanews) – Crescita economica al palo in Italia nel secondo trimestre e in avvio del terzo, a luglio, secondo il rapporto mensile sulla congiuntura elaborato dalla Confcommercio. I dati più recenti, afferma l’associazione con un comunicato, fanno emergere un quadro congiunturale caratterizzato da luci ed ombre. Queste informazioni, lette in un arco temporale più ampio del singolo mese, rendono sempre più concreto il rischio di un rallentamento dell’economia.

La produzione industriale ha registrato a maggio, al netto dei fattori stagionali, un aumento dello 0,7% su base mensile (-1,3% ad aprile, -0,4% negli ultimi tre mesi) proseguendo nella fase di stop and go che la caratterizza da alcuni mesi. Nel confronto annuo, si legge, la crescita è stata pari al 2,3%. L’occupazione ha presentato, nello stesso mese, una variazione congiunturale dello 0,5%.

A giugno il sentiment delle famiglie ha mostrato un miglioramento, con una crescita del 2% (m/m), andamento che ha portato ad un parziale recupero. Per contro sul versante delle imprese si segnala l’ulteriore peggioramento del clima di fiducia del manifatturiero (-0,7% rispetto a maggio) tornato sui livelli dell’estate del 2017. Segnali di rallentamento sono emersi, ad aprile, anche dal versante degli ordinativi in calo dell’1,3% rispetto al mese precedente per la riduzione rilevata sia sul versante estero, sia su quello interno della domanda. Domanda interna che prosegue in un sentiero di difficile ripresa come segnala la riduzione dello 0,1% (m/m) dell’ICC nel mese di giugno.

In linea con queste indicazioni, Confcommercio stima, per luglio 2018, una variazione congiunturale nulla del Pil mensile e una variazione tendenziale dello 0,8% (0,9% a giugno), confermando un ulteriore rallentamento rispetto al primo trimestre. Nel secondo trimestre 2018 si prevede una crescita nulla del Pil in termini congiunturali, mentre il tasso di crescita tendenziale si attesterebbe all’1,0%.