Agricoltori a Centinaio: agricoltura sociale risorsa del paese

Sollecitano decreti attuativi e creazione di un marchio nazionale

GIU 22, 2018 -

Roma, 22 giu. (askanews) – L’agricoltura sociale “è una risorsa del paese”. Lo affermano Confagricoltura, Cia, Copagri, Forum nazionale agricoltura sociale, Rete fattorie sociali, Agci, Cnca, Capodarco e Legambiente in una lettera al ministro delle politiche agricole Gian Marco Centinaio per sollecitare la sua attenzione sull’agricoltura sociale, “che rappresenta un’importante risorsa per l’Italia sia in termini occupazionali che di produzioni agricole di qualità e di welfare territoriale”.

Le organizzazioni agricole “ricordano i dati di una recente indagine conoscitiva del Crea che confermano come negli ultimi cinque anni si sia assistito a una forte crescita del settore, con investimenti per oltre 21 milioni di euro e attività di inserimento socio-lavorativo finalizzato nel 71% dei casi alle fasce più deboli della popolazione, dai disabili ai disoccupati con disagio, dai detenuti agli immigrati”.

Con la legge 141 del 2015 “si è dato vita a un osservatorio nazionale sull’agricoltura sociale che ha svolto con dedizione un lavoro finalizzato a sviluppare reti di rapporti solidi, responsabili e duraturi, finalizzati a creare un processo costruttivo e di crescita, grazie anche al valore delle esperienze del territorio. Purtroppo i tempi lunghi della politica non hanno consentito, nella fase finale della scorsa legislatura, di procedere all’emanazione dei decreti attuativi della legge. Sarebbe dunque importante che i decreti attuativi venissero firmati il prima possibile”.

Gli agricoltori chiedono inoltre a Centinaio di “riprendere il dialogo con l’osservatorio e di tenere alta l’attenzione sul settore, in modo da permettere la stesura delle linee guida e valutare l’opportunità dell’istituzione di un marchio nazionale, per far conoscere e valorizzare le produzioni delle imprese agricole che lavorano in questo ambito, in rete con gli altri attori territoriali, sviluppando la coscienza sociale e la crescita sostenibile e inclusiva dell’agricoltura”.