Intesa Sp punta su Francia, a Parigi forum su energia con Irefi

"Mercato francese è tra i più vivaci, pronto per nuovi operatori"

GIU 15, 2018 -

Roma, 15 giu. (askanews) – Intesa Sanpaolo punta sulla Francia. A Parigi la banca guidata da Carlo Messina ha organizzato il primo “Forum dell’energia Francia-Italia” in collaborazione con l’Irefi, l’istituto per le relazioni economiche Francia-Italia. L’iniziativa “è stata fortemente voluta da Intesa Sanpaolo per rafforzare la cooperazione tra i due paesi, valorizzando le opportunità offerte dalla transizione energetica”.

Francia e Italia, spiega Intesa Sp, “attualmente hanno profili energetici differenti, ma i parametri definiti dall’Unione Europea su decarbonizzazione, utilizzo di fonti rinnovabili e crescita economica sostenibile, assieme agli impegni fissati dalla Cop 21, hanno spinto i governi di Parigi e Roma a varare due piani di sviluppo energetico convergenti nel lungo termine: il Plan climat e la Strategia energetica nazionale 2017”.

“A dieci anni dall’apertura alla concorrenza straniera – ha detto Adriana Saitta, general manager della succursale Corporate Intesa Sanpaolo di Parigi – oggi il mercato energetico francese è uno dei più interessanti e vivaci ed è pronto ad accogliere nuovi operatori. Intesa Sanpaolo ha fortemente voluto questo evento, collaborando con Irefi alla creazione di una piattaforma di dialogo tra i due paesi su energia sostenibile, opportunità commerciali e nuove strategie di sviluppo”.

“Siamo la prima banca italiana – ha sottolineato Saitta – e la quarta nell’Eurozona per capitalizzazione, naturale quindi che parte del nostro lavoro consista anche nel creare occasioni di incontro e confronto come questo forum. Abbiamo scelto di tenerlo a Parigi perchè la Francia rappresenta uno dei mercati più promettenti a livello europeo per il nostro gruppo, un contesto nel quale siamo già riconosciuti e apprezzati, tanto che la maggior parte dei risultati ottenuti dalla nostra succursale di Parigi non deriva da attività con le imprese italiane bensì dalle relazioni con quelle francesi, soprattutto aziende di grandi dimensioni, molte delle quali quotate”.