Enoturismo, a Fattoria Mantellassi tutta l’eccellenza toscana

Per ambientalisti e wine-lovers

APR 24, 2018 -

Roma, 24 apr. (askanews) – Per gli amanti dell’enoturismo, soprattutto durante i ponti primaverili, ecco la possibilità di visitare l’eccellenza toscana firmata Fattoria Mantellassi, che sale pure sul podio dorato della sesta Edizione del Palmares Grenache du Monde.

Lo scenario è quello del Parco della Maremma e dell’Argentario. Andando verso Magliano in Toscana in un territorio ricco di storia tipicamente maremmano, meta di ambientalisti ed enoturisti, ci si imbatte ad un certo punto nella storica Fattoria Mantellassi che produce vino bianco, rosso, rosato, spumanti e passito e perfino olio d’oliva extravergine.

Si potrebbe anche dire che la visita è ineludibile perchè “noblesse oblige”, in riferimento all’alta qualità di Querciolaia, la super premiata etichetta di Fattoria Mantellassi. Una nobiltà d’intenti dovuta ad impegno e consolidata professionalità dell’azienda di Magliano in Toscana produttrice del Morellino di Scansano DOCG da oltre 50 anni.

L’Alicante, il vitigno in purezza di Querciolaia, è stato infatti uno dei primi ad essere impiantato nella Fattoria Mantellassi. Diffuso in Spagna come Granaxa e in Francia come Grenache, sembra essere arrivato sulle colline di Magliano e Scansano probabilmente nel corso della dominazione spagnola. Questa prestigiosa etichetta, fiore all’occhiello della gamma, porta la data del 1977. E’ un vino di grande longevità e dagli eccellenti caratteri organolettici, molto apprezzato per il suo bouquet composito e per il suo gusto caldo, austero, morbido e vellutato. Tradizionale la vinificazione in rosso in piccole vasche da 50 hl con lunga macerazione. La maturazione e l’affinamento sono di tredici/sedici mesi in barrique di rovere francese e botte grande e di alcuni mesi in bottiglia. Premi e riconoscimenti, negli anni, non sono mancati ma questa medaglia d’oro a Grenache du Monde è la testimonianza di una forte volontà da parte di Aleardo e Giuseppe Mantellassi non solo di mantenere il “ben fatto” del passato ma anche di continuare nell’ottica di ottimizzare sempre più il loro lavoro attraverso le più avanzate risorse tecnologiche e, soprattutto, nel rispetto dell’ecosostenibilità ambientale.

Il concorso Grenache du Monde, nato nel 2013 a Roussilon, in Francia, per volere del Consiglio Interprofessionale dei Vini del Roussilon è diventato itinerante e ospitato ogni anno da una regione produttrice di vini che hanno come base il vitigno grenache. Quest’anno, la scelta è caduta sulla Terra Alta, in Catalogna, una zona di frontiera millenaria dove i Templari coltivavano già la vigna nel XIII secolo. Dal 12 al 14 aprile u.s. sono stati selezionati oltre 800 campioni di vini provenienti da diversi paesi del mondo, dai frizzanti, ai tranquilli, ai fortificati, ai dolci naturali, ai liquorosi purchè costituiti da almeno il 52% di Grenache.