Zaia e Casellati inaugurano Vinitaly 2018: qui l’Italia migliore

'Non a caso Veneto e Italia primi produttori vino al mondo: siamo eccellenza'

APR 15, 2018 -

Roma, 15 apr. (askanews) – Sono stati il predidente leghista del Veneto Luca Zaia e la presidente veneta Fi del Senato Maruiae Elisabetta Casellati ad aprire a Verona la 52a edizione del Vinitaly, alla Fiera di Verona. “Complimenti a tutti gli organizzatori della kermesse e un saluto particolare ai tantissimi giovani che lavorano nei padiglioni e negli stand, bravi a svolgere i loro compiti e a dimostrare la voglia di emergere dei nostri ragazzi”, ha dichiarato Zaia.

“Non è un caso – ha aggiunto- che la più grande e bella fiera del vino sia in Italia e in Veneto. L’Italia è il primo produttore del mondo con 40 milioni di ettolitri e il Veneto è il primo produttore d’Italia con 8,5 milioni di ettolitri, di cui oltre 2 milioni nelle aree vocate a Doc e Docg con 52 denominazioni Doc e Docg. E’ un primato che dobbiamo all’eroismo dei nostri produttori, che si spaccano la schiena coltivando anche sui territori più impervi e alla voglia di crescere dei giovani imprenditori, che contribuiscono sempre di più alla crescita con le loro aziende innovative, con prodotti unici, con il valore aggiunto dato dall’attenzione all’ambiente e dalla produzione bio, la cui superficie coltivata è aumentata del 192% dal 2009 al 2016”.

“Qui – ha sottolineato per parte sua Casellati- c’e l’Italia migliore che lavora, innova, riesce a coniugare il lavoro nei campi con l’innovazione tecnologica e le nuove frontiere del commercio digitale”. D’altra parte, “il vino è un’eccellenza assoluta del Veneto e dell’Italia: un vero fiore all’occhiello per Veronan e per l’intero Paese.

“Parlare di vino – ha detto ancora la presidente del Senato -vuol dire cultura, lavoro, know how, fantasia e capacita competitiva delle aziende, sicurezza alimentare e riscatto socialeGli operatori del Vinitaly rappresentano 140 Paesi. Significa che da Verona tutto il mondo potra avere una fotografia in tempo reale di quelle che sono le nostre potenzialità”.