Cosa fa Marchionne

Elkann: momento difficile

APR 13, 2018 -

Amsterdam, 13 apr. (askanews) – Tempi più lunghi per la successione di Sergio Marchionne alla guida di Fiat Chrysler. Il nome del futuro amministratore delegato, che si attendeva nei prossimi mesi, arriverà invece nel 2019. Non sarà annunciato il primo giugno con il nuovo piano industriale e si dovrà attendere la fine del piano 2014-2018, l’ultimo della lunga era Marchionne. Trovare una persona di talento “sarà difficile”, ha ammesso il Ceo, e il momento è difficile, ha sottolineato il presidente John Elkann, per tutte le aziende e “in particolare per Fca”.

“Non so quando ci sarà l’annuncio – ha affermato Marchionne all’assemblea degli azionisti – ma non è un evento del 2018. Il mio obiettivo è completare il piano al 2018: una volta fatto questo, il mio lavoro è finito”. I tempi quindi si allungano ma l’amministratore delegato è fiducioso, perchè “abbiamo lavorato sodo per selezionare leader validi: quello che vedo mi incoraggia. Credo che troveremo una persona dedicata e capace che farà da Ceo: fidatevi, succederà”.

La selezione è un “processo molto serio – ha spiegato Elkann – e arriveremo a una decisione per fare in modo che l’anno prossimo ci sia la migliore successione possibile, essendo consapevoli delle difficoltà del momento per qualsiasi organizzazione e in particolare per Fca”. E anche in una fase delicata come questa, ha assicurato il presidente, Exor continuerà a garantire il suo impegno per Fiat Chrysler. Il gruppo, del resto, sta raggiungendo tutti i target e a giugno potrebbe raggiungere il tanto atteso obiettivo di azzerare l’indebitamento. “Se avremo la piacevole sorpresa dell’azzeramento del debito – secondo Marchionne – il dividendo apparirà in futuro”.

Il ritorno al dividendo, dopo tanti anni di digiuno, potrebbe essere una delle eredità più positive per il successore. Al momento i nomi più accreditati per lo scettro di Fca sono quattro: l’inglese Mike Manley, capo del brand Jeep; Alfredo Altavilla, responsabile di Fca nella regione Europa, Medio Oriente e Africa; l’altro britannico Richard Palmer, direttore finanziario del gruppo; il torinese Pietro Gorlier, che guida la Magneti Marelli. Di sicuro, ha detto Marchionne all’inizio di marzo, il nuovo ad non sarà una donna.

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