Plastica, Corepla: innovazione strada maestra per la sostenibilità

E' quanto emerge dalle "Giornate della Ricerca" di Palermo

MAR 23, 2018 -

Roma, 23 mar. (askanews) – Fare network, fare squadra. Tra imprese, cittadini e sistema Paese per una migliore sostenibilità ambientale, lungo tutto il ciclo di vita, degli imballaggi in plastica. E’ stato questo l’obiettivo delle due “Giornate della Ricerca” promosse da Corepla che si stanno svolgendo a Palermo. Un’importante occasione di confronto ove si sono affrontati i temi legati alla progettazione, alla raccolta e al riciclo degli imballaggi in plastica, oltre ad un approfondimento del dibattito sugli sfidanti obiettivi fissati dall’Unione Europea per la riduzione dei rifiuti.

Una “due giorni” che ha aperto un nuovo capitolo nel rapporto tra il Consorzio Corepla e chi produce Ricerca e Sviluppo nel settore della plastica, creando un momento di incontro tra università, centri di ricerche ed imprese, con la volontà di sostenere l’innovazione ed il trasferimento tecnologico verso un’industria pronta ad accettare nuove sfide. Tra i temi trattati: la progettazione di imballaggi pensati anche per una corretta gestione del fine vita e la ricerca di soluzioni alternative da affiancare al riciclo tradizionale non più in grado di garantire da solo la risposta ad una sempre crescente raccolta differenziata (nel 2017, in Italia – afferma Corepla -, si registra un +11% di raccolta differenziata degli imballaggi in plastica con un procapite medio annuo nazionale di 17,7kg/abitante, superando così il milione di tonnellate raccolte).

Ad oggi, il valore del riciclo della plastica ha numeri importanti: 250 milioni di euro di salari pagati, 5.806 addetti, un risparmio di 417 milioni di euro di consumi energetici, l’equivalente di 2 milioni di euro di emissioni evitate, 78 milioni di euro di petrolio risparmiato, 962 milioni di euro di giro d’affari (Ricerca Althesys per Corepla 2018).

“Per Corepla – ha sottolinea Antonello Ciotti, presidente del consorzio – la sfida è diventare un catalizzatore nella ricerca e sviluppo di nuove applicazioni nel campo del riciclo. Abbiamo previsto risorse aggiuntive per questo settore rappresentato sia dalla piccola idea geniale della start up, che dagli importanti contributi di Università e Centri studi, fino a tutto quanto il mondo industriale è in grado di proporci. Obiettivo 2020: la riduzione del 40% degli imballaggi in plastica oggi non avviati a riciclo e l’adozione di nuove applicazioni”.

“Con l’approvazione definitiva durante la prossima plenaria del Parlamento Europeo di aprile del pacchetto sull’economia circolare”, ha spiegato l’europarlamentare Simona Bonafè, Pd, “la Ue si pone all’avanguardia per un modello di sviluppo in grado di coniugare la crescita industriale con la sostenibilità ambientale. Il pacchetto prevede un innalzamento del target di riciclo per gli imballaggi plastici al 50% entro il 2025 e al 55% entro il 2030: una sfida che richiede un coinvolgimento di tutti gli stakeholder supportati da investimenti in innovazione, capaci di migliorare la durabilità, la riutilizzabilità e la riciclabilità dei materiali plastici”.

Durante il dibattito, è stata quindi sottolineata la necessità di forti investimenti sia nella capacità produttiva di selezione che in quella di riciclo, favorendo così lo sviluppo del mercato per le materie prime seconde ed il loro utilizzo anche in settori a più alto valore aggiunto.

“Per 20 anni Conai ha svolto un importante ruolo di volano per la filiera del riciclo degli imballaggi, generando ritorni positivi non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico e sociale – ha dichiarato Giorgio Quagliuolo, presidente di Conai -. Ma con la crescita della raccolta differenziata sono cresciute anche le quantità degli scarti per i quali è d’obbligo trovare soluzioni tecnologiche innovative legate alla selezione ed al riciclo. Questa è sicuramente una delle sfide più importanti che ci aspetta nei prossimi anni, che potremo affrontare solo con il coinvolgimento e la cooperazione di tutti gli attori delle filiere, dai produttori ai riciclatori, passando per il mondo dell’innovazione”.