Confindustria: a Cortina si costituisce rete per la montagna

Convegno con presidente Boccia

MAR 23, 2018 -

Cortina, 23 mar. (askanews) – Confindustria scende in campo a favore della montagna italiana, dalle Alpi agli Appennini, e lo fa creando una rete interna al sistema associativo composta dalle territoriali e dalle federazioni regionali interessate a promuovere lo sviluppo delle terre alte, attraverso progetti, provvedimenti e politiche pubbliche coerenti e finalizzate a sostenere la crescita economica e sociale di queste aree connotate da una riconosciuta e oggettiva specificità.

L’iniziativa “Confindustria per la Montagna” è stata presentata oggi (venerdì 23 marzo) all’Hotel Cristallo di Cortina d’Ampezzo, alla presenza del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, del suo vice Stefan Pan e dei rappresentanti di molte associazioni provinciali e regionali coinvolte: da Aosta a Udine, passando per Torino, Cuneo, Varese, Como, Bergamo, Lecco Sondrio, Verbanio Cusio Ossola, Trento, Bolzano, Vicenza, Piacenza e, ovviamente, Belluno. A queste si aggiungono le federazioni regionali del Veneto e della Lombardia. Altre associazione, anche se non presenti, hanno già dato adesione formale al progetto “Confindustria per la Montagna”, come Canevese, Pordenone, Verona, Biella, il Piemonte, l’Emilia Romagna e la Toscana.

“Si tratta una rete informale, aperta, inclusiva e a geometria variabile di territoriali e di federazioni – afferma Anna Mareschi Danieli, presidente di Confindustria Udine, intervenuta oggi in apertura dei lavori – che, insieme, vogliono attivarsi per la crescita dei territorio montani che, proprio in virtù delle loro specificità, possono essere laboratori dove sperimentare nuovi modelli di sviluppo, incardinati sulle tipicità delle produzioni locali, sul mantenimento della biodiversità, sull’innovazione tecnologica, sul turismo, sulla manutenzione del territorio e del sistema idrogeologico, insomma sulla valorizzazione di quei fattori che ne determinano la diversità e, potenzialmente, anche il successo: l’ambiente, il clima, la coesione sociale, la bellezza dei luoghi e il saper fare. E’ però fondamentale un cambiamento di prospettiva: della montagna occorre occuparsi non per assisterla, ma per far sì che il suo valore, le sue risorse, i suoi tanti talenti siano valorizzati e messi in circuito, a beneficio della montagna stessa e del Paese nel suo complesso. In tal senso, Confindustria farà sentire la sua voce forte e autorevole attraverso questa nuova rete”.