Inaugurata prima centrale solare italiana in Iran

Parco fotovoltaico Carlo Maresca Spa presso l'isola di Qeshm

MAR 12, 2018 -

Roma, 12 mar. (askanews) – “Siamo la prima azienda italiana che realizza una centrale solare in Iran. Si tratta di una grande opportunità per raccogliere la sfida dell’internazionalizzazione del nostro gruppo. E’ evidente però che un’azione di questo genere debba essere supportata: è impensabile poter strutturare una strategia a lungo termine senza adeguate coperture in termini di rischio Paese”.

Così Fabio e Maurizio Maresca, amministratore delegato e presidente della Carlo Maresca S.p.A, a margine dell’inaugurazione di “Blu Terra2”, il primo parco fotovoltaico realizzato in full equity da un’azienda italiana in Iran, presso l’isola di Qeshm. “Investire all’estero ‘buttandosi’ in nuove avventure – spiegano i Maresca – è una caratteristica del popolo italiano e fa parte del nostro modo di fare impresa. Non sono però attive, a differenza di quanto accade in diversi contesti europei, quelle tutele statali che intervengono quando si verificano crisi interne ed internazionali nelle nazioni in cui si investe. Abbiamo già avviato l’iter autorizzativo per altri due parchi fotovoltaici da 100 megawatt ognuno e firmato i contratti per i terreni. Noi andiamo avanti ma ci auguriamo che i rapporti diplomatici con l’Iran escano dall’empasse in cui si trovano e soprattutto che si dia attuazione all’intervento di Invitalia a tutela delle imprese che decidono di investire all’estero”.

“L’energia prodotta dal parco ‘Blu Terra2” che conta 30mila pannelli su una superficie di 20 ettari pari a circa 40 campi da calcio – rimarca il responsabile Sviluppo estero della Carlo Maresca S.p.A e presidente di “Blu Terra2″ Stefano Falconio – è entrata nella rete energetica iraniana lo scorso 4 marzo e produrrà a regime 17milioni di kwh annui. Il Gruppo ha investito otto milioni di euro, cercato terreni, chiuso l’iter autorizzativo e ricevuto permessi per l’allaccio in rete in poco più di otto mesi. Il cantiere è stato chiuso in sei mesi, utilizzando tre tecnici italiani e tutta manodopera locale. A loro va un grosso ringraziamento per averci permesso la realizzazione di un’opera fatta con tempistiche davvero veloci”.

“Felice di essere qui per un’azione concreta che salda l’amicizia italo-iraniana. L’iniziativa di oggi è una straordinaria pagina di cooperazione che aggiunge un altro capitolo alla storia della nostra amicizia e alla comune prosperità dei nostri popoli”. Così l’ambasciatore italiano in Iran, Mauro Conciatori, in un passaggio del suo intervento di saluto. Rispondendo alla sollecitazione dei fratelli Maresca, sulla richiesta di sostegno da parte dell’Italia in operazioni d’impresa nella regione, Conciatori ha ricordato come il governo abbia agito “su vari piani per incoraggiare la volontà dell’Iran ad aprirsi alla crescita e alla collaborazione. Oltre a rafforzare il dialogo politico, per supportare altre iniziative ambiziose come quesa è stata pensato un soggetto come Invitalia Global Investment che aiuterà le imprese con tutte le necessarie garanzie e coperture”.

All’inaugurazione da parte iraniana sono intervenuti il vicepresidente della zona franca di Qeshm Alì Yadghar, il direttore generale della società Hormozagan che distribuisce l’energia a Qeshm Ahmadreza Kahouri e Jafar Mohammadnejad della SATBA, l’agenzia governativa che gestisce tutta l’energia rinnovabile in Iran. Tutti hanno rimarcato la velocità e la competenza nella realizzazione dell’impianto auspicando nuove collaborazioni, a partire dai due impianti fotovoltaici, da realizzarsi nei pressi della capitale Teheran, su cui è già avanzato l’iter delle autorizzazioni finali.