Tamburini (Sorgente group): i fondi immobiliari strumento al servizio delle smart city

per crescere occorre puntare sulle città e sul loro sviluppo. Il fondo è lo strumento migliore per farlo

Roma, 24 feb. (askanews) – “La quota più rilevante del prodotto interno lordo italiano si concentra nelle città, attrarre gli investimenti per migliorare la dotazione di infrastrutture e immobili è l’elemento fondamentale per distinguersi” – è la convinzione di Gualtiero Tamburini, espressa ieri nel corso del convegno organizzato dall’Istituto di economia politica dell’energia e dell’ambiente dell’Università Bocconi, dove è stato presentato il volume “La prossima città: la smart city”. Tamburini, che è in Sorgente Group come consigliere con delega alle attività di ricerca e studi, ritiene che i fondi immobiliari abbiano un ruolo decisivo nel dettare le linee di sviluppo urbano: “I grandi interventi di riqualificazione e rigenerazione non possono prescindere dal ruolo dei fondi per la capacità unica di questi soggetti di raccogliere e convogliare gli ingenti capitali necessari, che lo strumento garantisce con trasparenza e sostenibilità – ha dichiarato. L’industria italiana dei fondi immobiliari, con oltre 50 miliardi di euro di investiti, ha contribuito in modo sostanziale all’afflusso di investimenti corporate, che quest’anno sono arrivati a 10 miliardi di euro”. Secondo Tamburini, tuttavia, è necessario favorire ancora di più la crescita degli investimenti in fondi immobiliari. Pur avendo diversificato la propria strategia con altri strumenti, come la quotata Nova Re SIIQ Spa, Sorgente Group crede ancora nell’industria dei fondi con i suoi cinque miliardi di masse immobiliari possedute e gestite. Il gruppo attraverso le sue due società di gestione, Sorgente Sgr e Quorum Sgr si sta dedicando ad ambiti particolari come la riqualificazione, gli interventi di partenariato pubblico-privato, le infrastrutture.