Confindustria Padova: o temi della crescita contano poco

Le richieste degli imprenditori ai partiti

FEB 22, 2018 -

Padova, 22 feb. (askanews) – Più spazio a investimenti pubblici e privati, su infrastrutture, capitale umano e ricerca. Impresa 4.0 strutturale rafforzando dal lato formazione e lavoro, specie per i giovani. Fisco per lo sviluppo, premiale per l’impresa che investe ed assume. Per Confindustria Padova sono queste le priorità che qualunque Esecutivo uscirà dalle urne dovrà mettere in cima alla sua agenda per passare dall’inversione di tendenza a una vera e solida ripresa e allargare le Pmi che crescono e competono nei mercati internazionali.

“L’industria cresce il doppio del Pil (+3%), ha ripreso ad assumere e investire e sta tirando l’Italia fuori dalla Grande Crisi. A gennaio solo in Veneto 18.700 assunzioni a tempo indeterminato. Eppure – sottolinea Massimo Finco, presidente di Confindustria Padova – i temi dell’industria contano poco o nulla nei programmi elettorali dei partiti. È un paradosso drammatico per il secondo Paese industriale d’Europa: lo sviluppo e i posti di lavoro non li portano le promesse né la spesa pubblica, possono venire solo dalle imprese. Come Confindustria Padova sentiamo il dovere di denunciare questo paradosso e chiedere un drastico cambio di rotta, nell’interesse non di una parte ma di tutto il Paese”.